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L’Unione Europea ha veramente finanziato il laboratorio di Wuhan? Una tragica domanda che si pone la Lega

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A worker is seen inside the P4 laboratory in Wuhan, capital of China’s Hubei province, on February 23, 2017. – The P4 epidemiological laboratory was built in co-operation with French bio-industrial firm Institut Merieux and the Chinese Academy of Sciences. (Photo by Johannes EISELE / AFP)

Oggi leggiamo, da diversi quotidiani, un comunicato ufficiale del capo delegazione Marco Campomenosi  nel quale si prende in faccia la questione del finanziamento del famigerato laboratorio biogenetico di  Wuhan, dal quale si pensa sia partito il Covid-19.

L’Ue faccia chiarezza sui finanziamenti al laboratorio di Wuhan. Come emerso negli ultimi giorni, l’Istituto di virologia di Wuhan, più importante centro di virologia della Cina situato nell’epicentro dell’epidemia Covid, ha beneficiato di finanziamenti europei: nel 2015 e nel 2019 la Commissione Europea ha elargito rispettivamente 73.375 e 87.436 euro in favore dell’Istituto nell’ambito del programma di finanziamento per promuovere la ricerca Horizon 2020. Inoltre, un progetto per il controllo delle epidemie di virus, avviato il 1 gennaio 2020, starebbe finanziando l’Istituto con ulteriori 88.433,75 euro. Il programma Horizon 2020 prevede che la Commissione Ue controlli i partecipanti al progetto fino a due anni dopo il pagamento. In questo momento, su argomenti così delicati, è necessaria e obbligatoria la massima trasparenza. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per sapere se il meccanismo di controllo e verifica sia stato attivato e con quali esiti, nonché per sollecitare più efficaci controlli nella fase successiva ai finanziamenti. Inoltre, considerati i danni al nostro mercato interno derivanti dal commercio di medicinali contraffatti provenienti dalla Cina, chiediamo perché l’Ue continui a finanziare questi programmi di ricerca.

qui si pongono due diversi livelli di problemi:

  • come può la Commissione finanziare un progetto che aiuta lo sviluppo scientifico con potenziali ricadute strategico militari, di un paese governato da un partito unico comunista ed antilibertario;
  • come può la Commissione finanziare progetti in paesi che, per sicurezza biologica, sono all’opposto di quanto necessario.

Purtroppo è noto che a Bruxelles la lobby cinese è potentissima, potendo contare anche su strumenti economici e di pressione straordinari sotto tutti i punti di vista. Ci sono stati casi di diplomatici accusati di agire per conto di Pechino. La Commissione, strumento a-democratico che non risponde a nessuno, con la Germania, pesantemente dipendente da Cina e Turchia economicamente, si rivelano sempre più i ventri molli della Democrazia e della Libertà.


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