Attualità
l’Ungheria cercherà di tagliare i consumi di gas del 25% e consiglia di accumulare legna da ardere
Il capo dello staff del Primo Ministro ungherese Viktor Orban ha segnalato l’intenzione del governo di ridurre di un quarto il consumo di gas delle istituzioni e delle attività commerciali “il più rapidamente possibile”, mentre si diffondono i tagli e le altre conseguenze energetiche dell’invasione russa dell’Ucraina, il tutto nonostante le forniture dalla Russia appaiano assicurate da recenti accordi.
Gergely Gulyas ha annunciato l’obiettivo del 25% – con eccezioni per gli ospedali e le istituzioni sociali – insieme a un invito ai consumatori ungheresi a usare con parsimonia elettricità e gas. Ha avvertito che i potenziali crolli delle piccole imprese, dovuti all’aumento delle bollette energetiche, potrebbero causare una disoccupazione di massa., Gulyas ha anche detto che Budapest controllerà i prezzi della legna da ardere, in modo che le famiglie possano farne scorta con l’avvicinarsi dell’inverno.
Il nazional-populista Orban e il suo partito Fidesz, politicamente dominante, si sono opposti alle mosse dell’UE per vietare il gas e il petrolio russo e hanno frapposto numerosi ostacoli a diverse tornate di colloqui sulle sanzioni dell’UE per punire la guerra non provocata del presidente Vladimir Putin contro l’Ucraina.
L’Ungheria riceve più dell’80% del suo gas dalla Russia ed è un Paese di transito per l’oleodotto più lungo del mondo, l’oleodotto Druzhba, che dalla Russia attraversa l’Ungheria e una manciata di altri Paesi dell’UE lungo il suo percorso verso la Germania.
In carica per la maggior parte degli ultimi due decenni, Orban si è sempre più avvicinato a Putin da diversi anni, quando sono aumentate le controversie con l’Unione Europea in materia di stato di diritto, libertà dei media, diritti umani e altre questioni politiche.
Con le forniture russe ridotte o bloccate alla maggior parte degli Stati europei che hanno imposto sanzioni alla Russia, il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha dichiarato alla fine del mese scorso che il monopolio statale russo Gazprom aumenterà le sue forniture di gas all’Ungheria a settembre e ottobre. Nello stesso tempo la UE sta però vietando l’importazione di petrolio via mare dalla Russia
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