Lo Yen cala nel timore che il prossimo governatore della BoJ sia una colomba

Lo Yen oggi è precipitato dopo che si sono diffuse notizie sul nome del possibile successore del governatore di Kuroda alla guida della Bank of Japan, la banca centrale giapponese. Secondo quanto riportato da Reuters il governo giapponese ha sondato il vicegovernatore  Masayoshi Amamiya per succedere al governatore della banca centrale in carica Haruhiko Kuroda, mostrando quindi la possibilità di una scelta interna e di continuità.

Il primo ministro Fumio Kishida ha dichiarato ai giornalisti che continuerà a valutare il miglior candidato per il posto, lasciando intendere che non è stata presa una decisione definitiva. Amamiya, banchiere centrale di carriera che ha elaborato molti degli strumenti di allentamento monetario della BOJ, è stato considerato dai mercati come uno dei principali candidati alla carica di prossimo governatore. Molti analisti lo considerano un politico pragmatico, che preferisce avvicinarsi in punta di piedi a qualsiasi uscita, piuttosto che apportare modifiche improvvise al programma di stimolo che ha contribuito a creare. Stefan Angrick, economista senior di Moody’s Analytics, ha affermato che se Amamiya fosse nominato governatore sarebbe un segnale di continuità politica. “Una BOJ sotto la sua guida non si precipiterebbe verso un inasprimento”, ha detto Angrick. “Il controllo della curva dei rendimenti verrebbe ridimensionato, ma un vero e proprio rialzo dei tassi rimarrebbe subordinato a una crescita salariale e a una domanda più sostenuta”.

I mercati internazionali si aspettano che il prossimo governatore affronti il delicato compito di normalizzare la politica monetaria ultra-allentata della BOJ, che sta attirando crescenti critiche da parte dell’opinione pubblica per la distorsione del funzionamento del mercato. Amamiya procederebbe con una cautela che i mercati dei cambi non hanno apprezzato, da cui la caduta, che vedete qui sotto.

La nomina del governo sarà probabilmente presentata al Parlamento la prossima settimana ed entrerà in vigore dopo l’approvazione di entrambe le camere, il che è di fatto un affare fatto dal momento che la coalizione al governo ha una solida maggioranza.