Liz Truss si dimette, ha perso la fiducia del partito. Il tutto dopo 44 giorni, record negativo nel Regno Unito

Liz Truss ha dato le dimissioni drammaticamente oggi, ammettendo la sconfitta in seguito ai colloqui sulla crisi a Downing Street con i capi Tory. Dopo appena 44 giorni al numero 10 – il mandato più breve nella storia politica moderna – il premier si è seduto a un leggio davanti alla famosa porta nera per confermare la sua partenza.

Dicendo di aver informato il Re della sua decisione, ha detto: “Non posso applicare il mandato …. rimarrò come primo ministro fino a quando non sarà scelto un successore”. Ha detto che la corsa  per la leadership dei Tory, complementare con la carica di Primo Ministro,  avrà luogo durante la prossima settimana, ha detto.

La notizia bomba segue 24 ore di carneficina che hanno visto il ministro dell’Interno dimettersi, confusione sul fatto che il Chief Whip l’abbia seguita fuori dalla porta e parlamentari che lottano nelle lobby elettorali della Camera dei Comuni. Ha tenuto colloqui di crisi con il presidente del 1922 Graham Brady, il vice primo ministro Therese Coffey e il presidente dei conservatori Jake Berry nell’edificio in precedenza, mentre trasmettevano un triste messaggio sull’umore della festa.
I parlamentari conservatori chiedono pubblicamente che Truss se ne vada

Ministri a lei fedeli e deputati della sua corrente le avevano già consigliato le dimissioni, anche perché ormai era diventata una specie di governo fantoccio nella mani di Jeremy Hunt. Un bel disastro che difficilmente porterà alle votazioni semplicemente perché, in quel caso, i Tories prenderebbero una secca punizione. Ora si scontrerà la corrente di Jeremy Hunt con quella  dei brexiter, di Johnson, ma in questo momento Hunt ha negato la sua corsa alla guida dei Conservatori. Nessuno vuole la patata bollente