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Livermore riesce a ripetere ripetutamente la fusione nucleare con guadagno energetico

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Gli scienziati sono riusciti a produrre ripetutamente l’accensione della fusione nucleare, ripetendo per la prima volta in modo controllato l’esperimento energetico più volte, segnando un’importante pietra miliare verso il raggiungimento di un’energia pulita quasi illimitata su scala.

Un team del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) negli Stati Uniti ha ottenuto l’accensione della fusione lo scorso dicembre, producendo per la prima volta un guadagno netto di energia da una reazione di fusione. Questo significa che la fusione ha generato più energia di quella utilizzata ad accenderla. 

L’impresa è stata salutata dai fisici come un “momento storico”, che gli scienziati del LLNL hanno ripetuto altre tre volte.

Il laboratorio ha utilizzato la National Ignition Facility (NIF) per lanciare 192 raggi laser su una pallina congelata di isotopi contenuta in una capsula di diamante sospesa in un cilindro d’oro. L’idrogeno della capsula, super eccitato, produce la fusione in quantità minima, ma sufficiente a generare un’energia superiore a quella iniettata.

La reazione che ne è scaturita ha replicato gli stessi processi naturali che si trovano all’interno del Sole e ha portato a un aumento di energia record dell’89%. L’energia ottenuta è stata sufficiente solo per far scaldare un bollitore dell’accqua, ma secondo la rivista scientifica Nature, l’aumento di questa prova di concetto potrebbe inaugurare una “nuova era” dell’energia.

“Siamo piuttosto soddisfatti”, ha dichiarato Richard Town, un fisico che dirige il programma scientifico sulla fusione a confinamento inerziale dell’LLNL. “Penso che dovremmo essere tutti orgogliosi di questo risultato”.

Fusione Laser

La fusione nucleare è stata all’ordine del giorno della Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP28) all’inizio del mese, con i governi che hanno deciso di accelerare gli sforzi per sviluppare questa tecnologia.

“Ci stiamo avvicinando sempre di più a una realtà alimentata dalla fusione. E allo stesso tempo, sì, esistono sfide scientifiche e ingegneristiche significative”, ha detto l’inviato degli Stati Uniti per il clima John Kerry al summit di Dubai.

“Un’attenta riflessione e una politica ponderata saranno fondamentali per affrontare tutto questo”.

Anche Cina, Giappone, Russia e Unione Europea stanno investendo molto nella ricerca sulla fusione nucleare, con oltre 6 miliardi di dollari investiti finora, secondo la Fusion Industry Association.

Tra le aziende che investono in questa tecnologia c’è anche il gigante tecnologico statunitense Microsoft, che all’inizio di quest’anno ha annunciato il primo contratto di acquisto al mondo.

Nessun altro laboratorio ha replicato l’esperimento del LLNL con un pari successo, anche se un progetto congiunto tra l’UE e il Giappone ha ufficialmente inaugurato un reattore a fusione nucleare di sei piani all’inizio di questo mese. Il reattore JT-60SA nella prefettura giapponese di Ibaraki tenterà di produrre un’accensione a fusione nei prossimi mesi, mentre un reattore ancora più grande, il famoso ITER, è attualmente in costruzione in Francia.

Bisogna dire che il LLNL sta però seguendo una strada completamente diversa, basata sull’uso di laser concentrati che colpiscono una capsula con la miscela di idrogeno all’interno. Al contrario gli esperimenti europei e giapponesi si basano su toroidi tokamak, anelli di plasma di idrogeno surriscaldato e compresso magneticamente.


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