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Euro crisis

“L’ITALIA E’ FRAIDA DI DEBITI” (cit.) + NON CRESCIAMO DA 30 ANNI

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Un amico mi chiede se davvero sia colpa della Germania il fatto che siamo “fraidi” di debiti:

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Quello che l’italiano medio comune non riesce a comprendere e’ che tutto dipende dal concetto di valuta forte o valuta debole:

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Una rivalutazione del genere per oltre 30 anni (dal 1986 ad oggi) sulla valuta del nostro primo partner commerciale, il Marco, quando poi dal 2002 addirittura la nostra inflazione era di gran lunga superiore alla loro, ha sicuri riflessi negativi sulla crescita da export poiche’ rende i prodotti del paese che rivaluta ogni giorno meno competitivi.

L’effetto finale e’ stato un crollo dell’occupazione non appena e’ partita l’austerity:

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Con conseguente esplosione del debito pubblico sul PIL!

Di tal guisa, se non si procede con la deflazione salariale, non si riducono quindi gli stipendi nominali dei lavoratori, piano piano il paese non cresce piu’ sotto la guida della domanda estera; se desidera qualche punto di crescita deve sostituire a questa la domanda interna.

Ecco quanto avvenne.

Ovvio che venendo meno la crescita desiderata da coloro che amano e credono solo nella supply-side (e che maledicono la spesa pubblica poiche’ ha ritardato di un buon trentennio le riforme che essi auspicano oggi), i soloni delle riforme dal lato dell’offerta manifestano tutto il loro orrore, il loro disappunto.

Ma come vedete, il vero problema e’ che essi pretendono la coesistenza di moneta forte (senza svalutarne il valore per riallineare i prezzi) e occupazione in un’economia di mercato fortemente competitiva sul prezzo come l’economia capitalista.

Beata ignoranza (ma ne siamo sicuri?)!


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