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Lira Turca. Rimbalzo con sorprese: non c’è n’è più nei cambiamonete internazionali.

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Cari amici,

La situazione delle Turchia sta sempre più delineandosi come un cambio di fronte, progressivo ma continuo, con la formazione di nuove alleanze nello scacchiere mediorientale e mondiale.

Prima di tutto la Lira Turca si sta normalizzado, dopo le misure della Banca Centrale che ha tolto limiti alla detenzione di moneta turca ed ha dissuaso la vendita contro dollari. Uniamo a questo l’aumento dei tassi di interesse, molto sensibile e, perchè no, una fresca ondata di nazionalismo, ed abbiamo una frenata della fuga di capitali ed un rafforzamento della Lira:

L’alleanza nuova che si va formando, e che rischia di ridisegnare il Medio Oriente, è l’asse Turchia – Iran , Qatar e Russia , con la Cina alleata e partner commerciale, ma lontano. Oggi il Qatar ha annunciato un intervento finanziario con 15 miliardi di euro, non moltissimi, ma abbastanza per dare un po’ di sollievo al cambio e per sottolineare come si risistemerà tutto lo scacchiere mediorientale. Aggiungiamo che la Turchia e la Russia stanno valutando di intensificare l’interscambio in valute nazionali, scartando il dollaro come strumento di regolazione per lo scambio economico.

Tra l’altro si sta producendo un curioso fenomeno internazionale: sono sparite le Lire Turche presso i negozi di scambio internazionale. Come ha sottolineato la International Currency Exchange si assiste ad una forte scarsità di lira sui mercati dei cambi turistici, obbligando la società a cessare gli scambi in quella valuta. Praticamente i turisti sono cosi ad accaparrasi la Lira, considerata, evidentemente, sottovalutata e strumento, soprattutto per gli inglesi per farsi delle vacanze a prezzi scontati. Il loro manager ha affermato:

Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri fornitori e con la Banca Centrale Turca per incrementare le forniture comunque la domanda è troppo alta ed è difficile che potremo dare disponibilità di Lira Turca sino a domani. 

In questa situazione le minacce di ulteriori sanzioni fatte dal presidente Trump appaiono come un’arma spuntata, anzi sembra sempre più che quanto accaduto sia una provocazione ad hoc per giustificare, anche sul fronte interno, un cambiamento di posizione internazionale che era nell’aria da tempo, permettendosi pure di negare in modo deciso che il governo abbia bisogno di un intervento del FMI  Se l’ultima svalutazione avrà effetto positivo sulle partite correnti, cosa che vedremo in pochi mesi, lo sganciamento di Erdogan dalla Nato e l’entrata nel nuovo blocco sarà completa e di successo.

 


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