L’Iran inizia la costruzione di quattro nuovi reattori nucleari, mentre aumenta la produzione di uranio arricchito

L’Iran ha iniziato la costruzione di altre quattro rettori nucleari nel sud del paese, con una capacità totale prevista di 5.000 megawatt, ha riferito giovedì l’agenzia di stampa ufficiale IRNA.

L’Iran mira a produrre 20.000 megawatt di energia nucleare entro il 2041.

Il Paese ha una centrale nucleare attiva, un impianto da 1.000 megawatt a Bushehr  che è stato messo in funzione con l’aiuto della Russia nel 2011. Sta inoltre costruendo un impianto da 300 megawatt nella provincia di Khuzestan, ricca di petrolio e vicina al confine occidentale con l’Iraq.

L’osservatorio nucleare delle Nazioni Unite ha dichiarato lo scorso anno che l’Iran ha aumentato il ritmo di produzione di uranio con un livello di arricchimento quasi bellico.

Il Direttore Generale Rafael Grossi ha dichiarato nel rapporto che l’Iran “nelle ultime settimane ha aumentato la sua produzione di uranio altamente arricchito, invertendo una precedente riduzione della produzione a partire dalla metà del 2023”, secondo un portavoce dell’AIEA. In precedenza, l’Iran aveva rallentato il ritmo di arricchimento dell’uranio fino a raggiungere il 60% di purezza, che è solo un breve passo tecnico per raggiungere il livello di arricchimento del 90%.

L’Occidente sospetta da tempo che l’Iran stia acquisendo armi nucleari. L’Iran nega di essere alla ricerca di tali armi.

L’IRNA ha citato Mohammad Eslami, il capo dell’agenzia atomica iraniana, dicendo che ci vorranno fino a nove anni per completare i nuovi impianti.

Il rapporto afferma che i quattro nuovi impianti sono in costruzione nella città portuale di Sirik, sulla costa orientale dell’Iran, a circa 1.150 chilometri a sud della capitale Teheran, ma non lontani dal porto di Bandar Abbas e porprio nell’imboccatura fra Golfo di Oman e Golfo Persico.

Nasser Shariflou, il responsabile del progetto, ha dichiarato a IRNA che il progetto costerà circa 20 miliardi di dollari e creerà 4.000 posti di lavoro. Ogni impianto dovrebbe utilizzare 35 tonnellate di combustibile nucleare all’anno. Un grande investimento anche industriale per un paese sottoposto a sanzioni da parte degli USA e degli altri paesi.