Attualità
L’Iran ha prodotto uranio arricchito al 20% senza nessuna spiegazione
Un rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) afferma anche che l’Iran ha prodotto 17,6 kg di uranio arricchito al livello del 20 per cento – come il paese aveva già annunciato – corrispondenti al suo obiettivo di 10 kg al mese. Il paese sciita si è rifiutato di dare qualsiasi spiegazione alla produzione di questa quantità di materiale fissile arricchito a livello superiore a quello necessario per gli scopi civili.
Il parlamento iraniano, seguendo le indicazioni dell’ala più dura, ha approvato a dicembre un disegno di legge che costringe il paese a “produrre e immagazzinare 120 kg all’anno di uranio arricchito al 20%” se i firmatari europei dell’accordo nucleare del 2015 non avessero permesso di superare i danni delle sanzioni USA:
Martedì, il capo dell’AIEA Mariano Grossi ha affermano, ad un evento ospitato dal think-tank della US Nuclear Threat Initiative, che Teheran dovrà bisogno di spiegare perché il materiale nucleare è stato trovato negli impianti iraniani in “posti dove non dovrebbero essere”.
Khamenei ha affermato che l’Iran, se lo desidera, potrà arricchire l’Uranio sino al livello del 60%, anche se questo volesse significare l’insoddisfazione dell’AIEA. L’uranio arricchito era stato trovato nel corso d’ispezioni a sorpresa in luoghi in cui non avrebbe dovuto trovarsi. Però da martedì prossimo l’Iran, pur continuando ad ammettere i tecnici della AIEA, ha già comunicato che, a partire da martedì prossimo, come già comunicato all’ente di controllo internazionale che non ammetterà più lo svolgimento di queste attività senza preavviso. Un altro segno che il faccia a faccia con gli USA si fa, comunque, sempre più duro. Ricordiamo che il presidente USA Biden ha messo come precondizione, per il ristabilimento del Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), cioè del trattato internazionale sul nucleare iraniano, l’uranio di tehern non dovrebbe essere arricchito oltre il 3,84%.
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