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Economia

L’introduzione della Ai sta portando a massicci licenziamenti nelle Big tech

Microsoft, Snap, eBay e PayPal hanno eliminato centinaia o migliaia di posizioni dall’inizio di gennaio, secondo il sito Layoffs.fyi, che tiene traccia dei licenziamenti nel settore

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L'introduzione della Ai sta portando a massicci licenziamenti nelle Big tech
L'introduzione della Ai sta portando a massicci licenziamenti nelle Big tech

Secondo quanto riassunto dal FT, le aziende del settore tecnologico hanno eliminato 34.000 posti di lavoro quest’anno, mentre riorganizzano la loro forza lavoro per investire in nuove aree come l’intelligenza artificiale generativa per alimentare la loro prossima fase di crescita.

Microsoft, Snap, eBay e PayPal hanno eliminato centinaia o migliaia di posizioni dall’inizio di gennaio, secondo il sito Layoffs.fyi, che tiene traccia dei licenziamenti nel settore. In totale sono 138 le aziende tecnologiche che hanno licenziato personale quest’anno, e siamo solo a metà febbraio.

Le perdite sono inferiori rispetto all’inizio del 2023, quando i gruppi Big Tech, tra cui Meta, Amazon e Microsoft, hanno tagliato i ruoli in seguito a un periodo esuberante di investimenti durante la pandemia. Complessivamente, nel 2023 sono stati tagliati 263.000 posti di lavoro nel settore tecnologico, secondo i dati di Layoffs.fyi.

Gli analisti hanno detto che l’ultima ondata di licenziamenti dimostra che le aziende stanno rimescolando le loro risorse per investire in nuove aree come l’IA generativa, mostrando al contempo agli azionisti una continua attenzione alla disciplina dei costi.

Le aziende tecnologiche hanno valutato la propria forza lavoro e hanno concluso che “abbiamo moltissimi rami secchi. Se avessimo un’organizzazione più snella potremmo fare di più”, ha dichiarato Brent Thill, analista di Jefferies. “I licenziamenti continueranno e potrebbero peggiorare. È diventato contagioso”.

Le aziende stanno rivalutando le aree prioritarie di investimento e tagliando posizioni in divisioni costose ma non essenziali, ha dichiarato Daniel Keum, professore associato di management presso la Columbia Business School, come la piattaforma di streaming video Twitch di Amazon che quest’anno ha perso centinaia di posti di lavoro.

La scusa è più o meno sempre la stessa: tagliare i dipendenti per rendere le strutture più efficienti, raschiare quindi risorse finanziarie da inveestire altrove, dove si afferma che sarebbe possibile assumere nuovi lavoratori. In realtà di sicuro ci sono solo i licenziamenti, le assuncioni restano, più che altro, una speranza. In realtà ormai, più che altr, si è diffusa molta inquietitudine fra tutti i lavoratori del settore che tremano ad ogni annuncio di licenziamenti. Inoltre se i tagli del 2022 erano uno strascico della pandemia, ora si tratta di tagli strutturali.

Licenziamenti per mese, rielaborazione di FT

Fa eccezione Meta , ma solo perché ha anticipato questa ondata di licenziamenti lo scorso anno con il taglio di 20 mila posizioni, soprattutto legate al Metaverso.  Ora SAP, europea, taglia 8 mila posti di lavoro per l’intervento della AI in modo massiccio nella struttura aziendale. Nello stesso modo Snap licenzia, passando alla AI per la vendita della pubblicità digitale, ma in questo caso l’intera filosofia aziendale è in crisi.


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