L’Intelligenza artificiale è deflazionistica?

Nelle ultime settimane si è molto discusso all’interazione fra Intelligenza artificiale e spinta deflattiva. Sia Elon Musk sia altri imprenditori high tech come Vinod Kosha sono entrati più volte sull’argomento. 

Ma realmente la AI è deflazionistica? Cosa si intende per deflazione? Dove si applica? Solo all’attività computazione e all’elaborazione dei dati, oppure è un concetto che può potenzialmente applicarsi a tutto, anche al settore dei servizi, e perfino rendere lo stato sociale molto più economicamente supportabile? Facciamo sul tema un breve discorso molto cinico e immaginifico, ma è domenica, abbiate comprensione.

L’argomentazione deflazionistica:

• Aumento della produttività e dell’efficienza: L’intelligenza artificiale e l’automazione sono in grado di svolgere compiti in modo molto più rapido ed efficiente rispetto agli esseri umani, portando a significativi aumenti di produttività. Ciò significa che è possibile produrre più beni e servizi con meno risorse, riducendo i costi. A parità di forza lavoro umana avremmo un output superiore.
• Riduzione del costo del lavoro per unità di produzione:  Man mano che l’intelligenza artificiale si fa carico di compiti precedentemente svolti dall’uomo, i costi della manodopera diminuiscono. Ciò è particolarmente vero in settori come la produzione, il trasporto e il servizio clienti. Il peso del costo del lavoro sull’output viene a calare fortemente. In un mondo il cui proprio il fattore lavoro viene a pesare sempre di più, questo ha un effetto deflazionistico.
• Prezzi più bassi per i consumatori: Grazie alla riduzione dei costi di produzione e di manodopera, le aziende possono offrire beni e servizi a prezzi più bassi, con conseguente deflazione. L’equilibrio deve però essere trovato con la capacità di acquisto dei consumatori: prezzi meno cari per prodotti che comunque i consumatori non possono permettersi non hanno senso
• Accessibilità e scalabilità: L’IA può essere facilmente replicata e scalata, rendendo i suoi benefici accessibili a una più ampia gamma di aziende e settori. Ciò accelera ulteriormente il potenziale di riduzione dei costi.

I sostenitori di questa idea, come Elon Musk e Vinod Kosha, sostengono che questa pressione deflazionistica potrebbe essere significativa e duratura.

L’effeto poi potrebbe essere forte anche nei servizi sociali. Facciamo un esempio pratico: già oggi la medicina di base è, in buona parte, ridotta a telefonate fra il medico e il paziente, o in ricette inviate quasi automaticamente. Si tratta di una versione perfino peggiore della AI, che potrebbe, se non altro, fungere da filtro fra patologie più semplici e casi più complessi, soprattutto se accompagnati alla telemedicina di base. Invece cerchiamo ancora di spiegare i sintomi al telefono al medico umano che, a sua volta, perde tempo.

Facciamo un secondo caso cinico. preferirste che vostro figlio seguisse una classe con pochi compagni con una preparazione simile e un insegnate AI preparato e che non li riempie di ideologia, o mandarli a un liceo okkupato un mese all’anno e con metà classe dal Q.I.non alla sua altezza, e questo se vostro figlio fosse un ragazzo “medio”. Fate la vostra valutazione..

Controargomentazioni e considerazioni:

• Aumento della domanda: Se da un lato l’intelligenza artificiale potrebbe ridurre il costo di beni e servizi, dall’altro potrebbe portare a un aumento della domanda. Se le persone hanno più reddito disponibile grazie alla riduzione dei prezzi, potrebbero spendere di più, compensando potenzialmente gli effetti deflazionistici. Si tratta della sempre viva lotta fra domanda e offerta, ma solo un membro della Commissione europea potrebbe preferire avere un solo maglione quando può permettersene due.
• Nuovi posti di lavoro e industrie: La storia suggerisce che i progressi tecnologici, oltre a spostare alcuni posti di lavoro, ne creano di nuovi. L’intelligenza artificiale potrebbe portare alla nascita di nuovi settori e ruoli che ancora non riusciamo a immaginare, attenuando potenzialmente la perdita di posti di lavoro e la stagnazione salariale, ma, per ora, questi sono ancora da immaginare, e ciò sempr renderla nemica.
• Distribuzione disomogenea dei benefici: I benefici della deflazione guidata dall’IA potrebbero non essere distribuiti in modo uniforme. Alcuni settori e individui potrebbero trarre benefici significativi, mentre altri potrebbero rimanere indietro, con conseguente aumento delle disuguaglianze. Alcuni lavori potrebbero scomparire,, e magari erano lavori che, fino a ieri, erano ritenuti necessari e superpagati. Se avete un po’ di esperienza, provate a chiedere al un sistema AI di farvi un programmino in Phyton.
• Costo dello sviluppo e dell’implementazione dell’IA: Lo sviluppo e l’implementazione di sistemi di IA possono essere costosi, il che potrebbe compensare alcuni dei risparmi a breve termine. Si tratta di un enorme investimento che, sino ad ora, non ha dato un ritorno economico oggettivo. Forse lo avrà in futuro. La raccolta del Carbonio non ha ritorno economico attuale e non lo avrà in futuro.
• Pressioni inflazionistiche: Anche altri fattori, come le interruzioni della catena di approvvigionamento, gli eventi geopolitici e le politiche governative, possono influenzare l’inflazione. È possibile che questi fattori possano contrastare gli effetti deflazionistici dell’IA, come, del resto, avrebbero un effetto inflazionistico su qualsiasi attività industriale e produttiva che venga a richiedere, direttamente o indirettamente, componenti importati. Cioè il 99% della vita economica.

Ovviamente queste sono solo ipotesi di discussione e di questo articolo si potrebbe anche intitolare “L’Ora del cinico”, perché tutto quello di cuiu stiamo discutendo potrebbe non avverarsi. per ora di deflazione per AI se ne è ancora vista poca, e, in alcuni settori, come l’informazione, è ancora difficile distinguere l’inflazione da Ai da quella legata alla partigianeria e incapacità degli operatori attuali.

Però lo sforzo di immaginare quelle che saranno le conseguenze può essere utile, se non per prepararsi, almeno per non arrivarci completamente impreparati. Magari domani Skynet lancerà tutti i missili nucleari delle superpotenze e di questi discorsi non resterà nulla.