Analisi e studi
L’India non crescerà come la Cina? Probabile, ma comunque è un bel crescere
Secondo Morgan Stanley l”India non riuscirà ad avere la crescita costante del 8%-10% come la Cina post 1978, ma solo un bel 6% e 7%. Comunque un bel crescere, anche perché l’India non è mai stata un paese chiuso
Gli economisti della banca d’investimento statunitense Morgan Stanley hanno affermato che, sebbene Morgan Stanley sia ottimista riguardo alle prospettive dell’India, è improbabile che l’India raggiunga il tasso di crescita economica a lungo termine compreso tra l‘8% e il 10% come la Cina.
Bloomberg ha riferito che il capo economista asiatico di Morgan Stanley, Chetan Ahya, ha dichiarato in un’intervista lunedì (18 marzo) che il tasso di crescita a lungo termine dell’economia indiana probabilmente si stabilizzerà tra il 6,5% e il 7%. Ha sottolineato che l’India è ancora lontana dal sostituire il suo più potente concorrente, la Cina, come centro di produzione globale.
I dati ufficiali mostrano che l’economia cinese è cresciuta ad un tasso medio annuo del 10% nei 30 anni successivi alla riforma e all’apertura del 1978.
Aya ha affermato che lo sviluppo economico dell’India è limitato da fattori quali infrastrutture inadeguate e carenza di lavoratori qualificati. “Questi due vincoli ci portano a credere che la crescita economica dell’India sarà forte, ma nell’intervallo tra il 6,5% e il 7% anziché tra l’8% e il 10%”. Il che, comunque, sarebbe un risultato impressionante.
Tuttavia, Morgan Stanley rimane ottimista riguardo alle prospettive dell’India, sottolineando in un recente rapporto che l’attuale espansione economica del paese è simile al periodo di boom della metà degli anni 2000, trainata dalla crescita degli investimenti.fiscale in corso che inizierà ad aprile.
Una comparazione complessa
In realtà il fatto che l’India non cresca come la Cina post apertura è qualcosa di quasi ovvio, considerando le differenze fra i due sistemi economici. L’India non è la cina: non era una società comunista compressa dal dirigismo che viene parzialmente liberata e entra, da un giorno all’altro nell’economia internazionale, come avvenne per la Cina di Deng Xiaoping. L’India è nel sistema economico internazionale da sempre dalla sua indipendenza.
Si tratta di un paese democratico, con le sue contraddizioni che si ripercuotono in normative complesse, astruse e che ne frenano la vcrescita. Questa però non è qualcosa di episodico, ma, se mai, un cammino di lungo termine che viene dal passato.
L’India non è la Cina, ma non vuol dire che, con calma, non posasa superarla Perché la crescita cinese può non essere così continua come quella indiana.
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