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Libia: un tizio chiude la produzione del maggior giacimento di petrolio

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Adesso vi presentiamo una notizia che vi dà un’idea di quanto sia potenzialmente facile sabotare la produzione di petrolio fuori dalla Russia, proprio in un momento di grande criticità di questo prodotto.

La produzione di greggio dal più grande giacimento petrolifero della Libia, El Sharara, è stata sospesa dopo che una  valvola di Hamada è stata chiusa da una o più persone sconosciute, secondo qaunto riportato da Oilprice. 

Il giacimento di El Sharara è responsabile della produzione di circa 300.000 barili di petrolio al giorno a pieno regime, ovvero più di un quarto della produzione totale di greggio della Libia.

La notizia, che il NOC libico o il ministero del petrolio devono ancora confermare, arriva poche ore dopo che il NOC libico ha dichiarato di aver chiuso sei porti petroliferi a causa del maltempo. I terminal interessati includono Brega, Zueitina, Ras Lanuf, Sidra, Zawiya e Melita.

Mentre il NOC affermava che le condizioni meteorologiche creavano onde che rendevano impossibile l’ormeggio e il carico delle petroliere, il ministero del petrolio della Governo di unità nazionale (GNU) di Tripoli ha affermato che le condizioni meteorologiche non erano così cattive da chiudere i terminal, accusando il NOC di ” manomettere le capacità del popolo libico”.

La produzione di petrolio della Libia ha continuato ad essere instabile per anni. A gennaio, la produzione libica è scesa a 1.008 milioni di barili al giorno, secondo fonti secondarie dell’OPEC. La sua produzione media nel 2021 è stata di 1,148 milioni di bpd.

La notizia di ulteriori interruzioni della produzione petrolifera in Libia arriva in un momento particolarmente preoccupante per i mercati petroliferi, che sono già alle prese con scorte scarse, domanda in forte espansione e un’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. I prezzi del petrolio hanno reagito a questi eventi salendo a livelli che non si vedevano da anni, con il WTI che ha superato i 111 dollari al barile giovedì.

La crisi politica è ancora troppo accesa in Libia per poter portare questo paese al massimo della propria produzione di petrolio, ma il paese è anche fragile nei confronti di infiltrazioni di parte che può danneggiare la produzione di idrocarburi con incredibile facilità. Alla fine basta chiudere una valvola per far cessare la produzione del maggior deposito. Bisognerebbe interessarsi della sua sicurezza interna prima di tutto, per garantire le nostre forniture di petrolio. 


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