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Lettera al Presidente

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In Germania hanno da poco eletto il loro nuovo presidente, già ministro degli esteri.

I media, si sono “sperticati” nell’elogio del suo discorso che sprona la sua gente al coraggio, al fine di diffonderlo anche agli altri fratelli (ma di chi?) europei.

Sempre i solerti giornalisti hanno però dimenticato di dire che il presidente ha ricevuto una lettera, un’importante lettera aperta e pubblica.

Scritta da Heiner Flassbeck, che è stato membro del consiglio degli esperti di economia, successivamente ha lavorato al ministero dell’economia, e ancora all’inizio del ministero di Schroder ha cercato di proporre politiche keynesiane al ministro delle finanze Francesi, in buona sostanza, il mittente è una persona che conosce la materia.

La lettera la potete trovare tradotta in italiano a questo indirizzo,  http://vocidallagermania.blogspot.it/2017/02/lettera-aperta-di-heiner-flassbeck-al.html  un grazie al lavoro della redazione di voci dalla germania.

E’ interessante notare che anche oltre il Gottardo qualcuno è stufo di sentire l’odio che sale intorno al suo paese a causa della truffa che la loro politica ha operato sugli altri popoli.

Espongo e riassumo qui per sommi capi la lettera:

  • La democrazia può essere difesa solo se si dice la verità
  • Tacere cose note equivale a non dire la verità
  • Le pressioni sul sindacato e la riduzione degli stipendi in Germania hanno violato al ribasso l’inflazione concordata con la UE
  • Questo ha condotto ad un vantaggio commerciale e ad un mostruoso surplus delle partite correnti
  • Gli altri paesi di conseguenza, hanno visto diminuire le loro vendite a causa della convenienza dei prodotti tedeschi,  tutto ciò ha condotto alla deindustrializzazione per fallimento e ad un aumento della disoccupazione nei paesi “sconfitti”.
  • Quello che la Germania ha condotto è una guerra commerciale con mercato truccato a suo favore e a quello delle sue multinazionali.
  • Il popolo tedesco attraverso i loro media non conosce minimamente questa situazione, che è invece sapere comune nel mondo anglosassone e in misura minore, ma crescente, anche in Francia ed Italia
  • L’autore chiede al presidente se vuole porgere le scuse al suo pari Greco, Italiano e Francese per le politiche dannose fin qui attuate.

Come è già successo molti anni fa, la menzogna incorpora la data di scadenza, e non può essere perpetrata a lungo, ai grandi speculatori questo non interessa, loro come surfisti galleggiano su questa onda fin troppo lunga ormai.

Quando si schianterà tutto sulla spiaggia della verità, un intera classe politica verrà rasata al suolo, i popoli dovranno ricostruire ciò che è stato distrutto, ma gli speculatori semplicemente cercheranno o fomenteranno una altra onda lunga, attraverso il lobbismo e la menzogna proferita dai loro servi politici.

Oltre a spezzare quanto prima questa catena, anzitutto culturale, e poi monetaria, sarebbero anche gradite delle scuse da nord.

Roberto Alice

 


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