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L’Egitto mette le ali (cinesi): accordo per produrre droni da combattimento al Cairo. La strategia di Al-Sisi per l’indipendenza militare

L’Egitto si allea con il gigante cinese NORINCO: al via la produzione locale del drone da combattimento Hamza-2. Il Cairo punta all’indipendenza militare e industriale tra accordi con Pechino, Parigi e Abu Dhabi.

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L’industria della difesa non dorme mai, e sembra che l’Egitto abbia deciso di non essere più solo un cliente, ma un produttore. In una mossa che mescola ambizione industriale e realismo geopolitico, l’Organizzazione Araba per l’Industrializzazione (AOI), di proprietà statale egiziana, ha firmato un memorandum d’intesa con il colosso cinese NORINCO (China North Industries Corporation).

L’obiettivo? Produrre congiuntamente sistemi aerei tattici senza pilota, ovvero droni. Ma non giocattoli: parliamo di sistemi destinati al campo di battaglia.

Il Dragone sbarca sul Nilo

L’accordo prevede un classico schema di trasferimento tecnologico: i componenti cinesi arriveranno in Egitto per essere integrati con la rete delle fabbriche aeronautiche dell’AOI. Una mossa che riflette il desiderio del Cairo di modernizzare il proprio settore della difesa e, soprattutto, di rafforzare la catena di approvvigionamento locale, riducendo la dipendenza dalle importazioni “chiavi in mano”.

Il presidente dell’AOI, il Magg. Gen. Mokhtar Abdel Latif, non ha nascosto la soddisfazione, sottolineando come la partnership con Pechino serva a “localizzare la tecnologia e aumentare la quota di produzione interna”, sfruttando le capacità avanzate degli stabilimenti egiziani. Insomma, il know-how arriva da Est, ma le mani che assemblano sono egiziane.

Hamza-2: Il nuovo “giocattolo” letale

Il fiore all’occhiello di questa firma è il lancio dell’Hamza-2.

Firma dell'accordo

Si tratta di un drone da combattimento equipaggiato con munizioni guidate, basato sulla piattaforma cinese ASN-209. Non è un semplice occhio nel cielo per la sorveglianza; le specifiche suggeriscono un ruolo operativo ben più “cinetico”:

  • Piattaforma: Derivata dall’ASN-209 (UAV a media altitudine).

  • Configurazione: Layout a doppia trave di coda (twin-boom).

  • Capacità: Ricognizione in tempo reale e missioni di attacco (strike).

  • Armamento: Punti d’attacco subalari per armi guidate.

Sebbene non siano stati resi noti i numeri esatti della produzione o le clausole per l’export, il messaggio è chiaro: l’Egitto vuole produrre potenza di fuoco in casa.

Non solo Cina: l’EDEX e la diversificazione

La firma è avvenuta durante l’inaugurazione dell’Egypt Defence Expo (EDEX) a New Cairo, un evento che ha visto la partecipazione del presidente Abdel Fattah El-Sisi e di oltre 450 aziende del settore. Un palcoscenico perfetto per dimostrare che l’Egitto non si lega a un solo carro.

Il Cairo, infatti, sta giocando su più tavoli per diventare un hub industriale regionale:

  • Emirati Arabi Uniti: Accordi finalizzati con l’Abu Dhabi Aviation Group e la Al-Qalaa Red Flag per la produzione congiunta e la manutenzione.

  • Francia: Espansione della partnership con Dassault Aviation per la produzione locale di componenti per i caccia Rafale.

Conclusioni: Sovranità e Realpolitik

L’Egitto ha importato per anni aerei e missili cinesi, ma questo memorandum segna un cambio di passo verso lo sviluppo congiunto. Per la Cina, è un’ulteriore penetrazione nel mercato del “Global South”; per l’Egitto, è un passo verso l’autosufficienza strategica. Resta da vedere quanti Hamza-2 voleranno effettivamente, ma la direzione è tracciata: meno acquisti off-the-shelf, più bulloni avvitati in patria.

Domande e risposte

Perché l’Egitto ha scelto la Cina per questa partnership?

L’Egitto cerca di diversificare i suoi fornitori militari per non dipendere esclusivamente da Stati Uniti o Russia. La Cina offre tecnologia avanzata (come la piattaforma ASN-209) a costi competitivi e, soprattutto, è disposta a trasferire il know-how per la produzione locale. Questo si allinea perfettamente con la strategia egiziana di sviluppare un’industria della difesa nazionale autonoma, creando posti di lavoro e riducendo la dipendenza dalle importazioni dirette.

Che tipo di drone è l’Hamza-2?

L’Hamza-2 è un drone tattico da combattimento (UCAV). A differenza dei droni puramente da sorveglianza, questo velivolo è progettato per missioni di “ricognizione e attacco”. È basato sul modello cinese ASN-209, un velivolo a media altitudine. Le caratteristiche principali includono la capacità di trasmettere dati in tempo reale e, fattore cruciale, la presenza di punti di attacco sotto le ali per trasportare e lanciare munizioni guidate contro obiettivi specifici.

Qual è l’importanza economica dell’evento EDEX per l’Egitto?

L’Egypt Defence Expo (EDEX) non è solo una vetrina militare, ma uno strumento di politica industriale. Ospitando oltre 450 aziende, il Cairo si posiziona come hub regionale per la difesa. Gli accordi firmati durante l’evento, come quelli con la Francia (Dassault) e gli Emirati, oltre alla Cina, mirano a portare investimenti esteri diretti e a integrare le aziende egiziane nelle catene di fornitura globali, stimolando l’economia tecnologica locale.

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