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Analisi e studi

Legge elettorale coi LISTINI BLOCCATI: la truffa di Pd e M5s (di Giuseppe PALMA)

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Il Partito democratico, dopo aver votato in Parlamento contro la riforma sul “taglio dei parlamentari” tre volte su tre, all’ultimo passaggio (in seconda deliberazione) votava a favore in nome del patto di governo col M5S. Lo scalpo della Costituzione in cambio di un ritorno al governo da sconfitti nelle urne del 4 marzo 2018.

Lo stesso Zingaretti ha poi subordinato il Sì del PD al referendum sul “taglio dei parlamentari” all’approvazione di una legge elettorale che correggesse le storture della minore rappresentanza derivante dal “taglio”.

Ma giovedì pomeriggio, 10 settembre 2020, Partito democratico e MoVimento Cinque Stelle hanno adottato in Commissione affari costituzionali alla Camera il testo base della nuova legge elettorale denominata Germanicum o Brescellum, un proporzionale con soglia di sbarramento al 5% su base nazionale (salvo il diritto ditribuna) e – udite udite – coi LISTINI BLOCCATI, cioè senza la possibilità per gli elettori di esprimere le preferenze. In pratica i NOMINATI!

Quindi Zingaretti non solo ha tradito i suoi elettori invitandoli a votare Sì al referendum su una riforma che il suo partito aveva respinto in Parlamento tre volte su quattro, ma non ha neppure ottenuto il correttivo più importante, cioè una legge elettorale che consentisse agli italiani di scegliersi direttamente i propri rappresentanti in Parlamento. Non a caso la Costituzione prevede il principio dell’elezione diretta dei parlamentari da parte degli elettori.

E invece PD e M5S ci ripropongono i NOMINATI col sistema dei collegi plurinominali: i nomi dei candidati vengono indicati da ciascuna lista sulla scheda elettorale ma senza la possibilità per gli elettori di esprimere le preferenze: l’elezione avviene in base all’ordine in cui i candidati sono posizionati sulla scheda dalle segreterie di partito. Ora il testo base passerà all’esame delle Camere (dopo il referendum), dove certamente ItaliaViva e LeU voteranno contro, visto che già ieri non hanno votato il testo base. A meno che il governo non ponga la questione di fiducia… Qui di seguito un mio breve VIDEO sull’argomento, sia su you tube che su facebook:

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Per evitare di avere un sistema oligarchico, con meno parlamentari (e quindi con meno rappresentanza) e pure blindati dalle segreterie di partito, il 20 e 21 settembre è necessario votare NO al referendum sul “taglio dei parlamentari”.

Giuseppe PALMA

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P.S. Coloro che volessero approfondire le ragioni del “No” al referendum confermativo del 20 e 21 settembre, potranno leggere il penultimo libro mio e di Paolo Becchi, “Una riforma sbagliata. Dodici motivi per dire NO al taglio dei parlamentari“, Editrice Gds (prima edizione febbraio 2020; seconda edizione settembre 2020):
https://www.amazon.it/Una-riforma-sbagliata-Dodici-parlamentari/dp/8867829920/ref=mp_s_a_1_1?dchild=1&keywords=una+riforma+sbagliata&qid=1599220139&sr=8-1

Giuseppe PALMA


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