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Politica

Legge di stabilità 2018 “Duro attacco del movimento politico Popolo Partite Iva”

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Roma, 6/11/2017 – 12:37 (informazione – politica e istituzioni)

Forte presa di posizione da parte di Lino Ricchiuti – leader del movimento politico Popolo Partite Iva nei confronti della legge di stabilità 2018.
“Non mi intendo di macro economia , ma penso che ci siano questioni che innervano la politica, cose che fanno male a interi gruppi sociali e scavano fossati fra generazioni e l’astensionismo di ieri ne è la ulteriore riprova. Per questo quando ho sentito parlare della ipotesi concreta da parte dell’esecutivo di  cartolarizzare o meglio svendere a meno del 5% a società private di recupero credito i debiti non riscossi da Equitalia , e dar loro la possibilità con questa mossa di aggredire anche le prime case oltre ai mezzi di lavoro . mi è sembrato che ci fosse in questa idea una svista. Una grossa svista. Uno stralcio al 10% da offrire alla gente in difficoltà non sarebbe stato meglio , con maggiori introiti?

Capisco che serve un segnale forte che arrivi ai vostri elettori , per sbandierare la vostra lotta alla evasione , serve una polvere magica che faccia sbollire l’onda della rabbia che monta e rischia di fare massa critica di tutti gli scontenti del vostro partito. È un’operazione insana , utile solo per fare un po di cassa , come la rottamazione bufala . Cercare il consenso facendo finta di fare il bene del paese è l’equazione del perfetto governante. Ma siamo gente debole in matematica e quell’equazione spesso la si sbaglia.

Parlo delle partite Iva. È una legione sociale che nessuno vede nella sua immensa consistenza professionale, territoriale, generazionale. La vedono gli analisti elettorali, a volte.
Ormai è materia degli storici. Ci furono partite Iva che fecero il successo di Berlusconi del 1994. La loro crescita in questi vent’anni è stata esponenziale. Essere partita Iva è lo status quasi “naturale” del giovane che cerca lavoro anche se spesso è un professionista qualificato. Gente che per poter guadagnare venti euro deve fatturarne 40/50. Fantascienza horror nel paese dei pagamenti delle fatture saldate a nove-dodici mesi se ti va bene. Gente oberata dagli adempimenti. Schiacciata dalle scadenze e dai controlli. Asfissiata, ripeto “asfissiata” da questa idea che mai cambierà niente perché nessuno vuole aiutarla: l’idea che un mutuo non potrà essere acceso se non facendo acrobazie, e che un figlio si può fare sì ma poi Dio sa cosa succede. Per dire – pensiero laterale – quando si parla di pensionati si dovrebbe ragionare anche in questi termini, che molti di loro aiutano i figli a reggere la barca, sempre sul pelo dell’affondamento. Se questo sia o no malessere sociale, ognuno valuti e decida.

Si tratta di sostenere gente che va dai 30 ai 60 anni e più.
Lo so, la nostra gente è incazzata parecchio con tutti voi, senza distinzione di colore. Ci dicono i sondaggi che molti non hanno intenzione di votare, schifati come sono dall’offerta politica proposta , anche per questo non avendo alternativa credibile , in migliaia si stanno avvicinando al nostro movimento . Ma è così impensabile un gesto di alleggerimento fiscale e burocratico verso di noi e una amnistia su Equitalia ? Così impensabile spruzzare un po’ d’acqua fresca su chi cammina ogni giorno in salita?
Lo concedo, farebbe meno rumore dell’eliminazione della tassa sugli immobili . Ma è in quel nodo che c’è gente che soffre. Cento-duecento euro di tassa sulla casa non mi sono sembrati questa molla possente alla domanda interna e forse nemmeno al consenso (vero, Berlusconi ci vinse le elezioni, ma non erano altri climi, altri umori?) mentre ci sono altri segnali che si potrebbero dare, che potrebbero dire che veramente si sta cambiando verso alla qualità di una società. Alla sua morale. Ecco, ci sono milioni di italiani che il fisco vessa e tratta da evasori, obbligandoli a cose turche. Qualcuno che militava nel vostro partito (Fassina) parlò di “evasione da disperazione”. Costui non rientra nelle mie simpatie , però sul punto aveva ragione.

Mi chiedo: di che cosa parliamo quando parliamo di start up, di nuove imprese, di giovani che fanno gli imprenditori, di una società che sceglie il nuovo o di piccole attività a livello familiare? Ma uno dei vostri colti consulenti ve l’ho ha mai fatto il quadro degli adempimenti che una piccola impresa o un professionista devono subire ogni anno in questo paese? No, non parlo degli “eventi”, delle slide e delle chiacchiere da erezione digitale. Parlo del martirio quotidiano delle partite Iva. Sono milioni. Votano anche loro, oh se votano !!”


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