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Energia

Le trattative segrete tra USA e Russia sull’energia dietro il tavolo della pace in Ucraina

Fonti Reuters rivelano che funzionari di alto livello hanno discusso accordi energetici bilaterali, compreso il ritorno di ExxonMobil, come incentivo per la pace. Un retroscena che spiega il vero interesse di Trump.

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Alcune fonti informate sui negoziati hanno riferito martedì all’agenzia Reuters che, a margine dei colloqui per raggiungere un accordo di pace in Ucraina all’inizio di agosto, alti funzionari statunitensi e russi hanno discusso di accordi bilaterali in materia di energia. Probabilmente questo è il tema che interessa maggiormente a Trump.

Secondo alcune di queste fonti, i potenziali accordi energetici tra Stati Uniti e Russia sono stati proposti come incentivo affinché Putin accettasse la pace in Ucraina e come percorso da seguire per gli Stati Uniti per allentare le sanzioni contro Mosca. I potenziali accordi sono stati discussi durante la visita dell’inviato statunitense Steve Witkoff a Mosca all’inizio di agosto, quando ha incontrato Vladimir Putin prima dell’incontro Trump-Putin in Alaska il 15 agosto.

Gli accordi potenziali discussi, anche brevemente al vertice in Alaska, includevano il ritorno di ExxonMobil al progetto di sviluppo petrolifero e gasiero Sakhalin-1, che la supermajor statunitense aveva abbandonato dopo l’invasione russa dell’Ucraina, hanno riferito le fonti anonime a Reuters.

I funzionari statunitensi e russi hanno anche discusso della possibilità che la Russia acquisti attrezzature statunitensi per i suoi progetti LNG, compreso il progetto Arctic LNG 2, oggetto di pesanti sanzioni, che sta lottando per decollare e trovare acquirenti.

In concomitanza con l’incontro Trump-Putin, il presidente russo ha modificato il suo decreto del 2022 che attribuiva la piena proprietà russa a Sakhlain-1 e ha aperto la porta al ritorno delle società straniere al progetto petrolifero e gasiero. Un modo indiretto per interessare le società americane agli investimenti in Russia.

Tuttavia, dal vertice in Alaska non è stato raggiunto alcun progresso nei colloqui di pace, con grande frustrazione del presidente Trump, che minaccia di tanto in tanto “gravi conseguenze” e nuove sanzioni contro la Russia se Putin continuerà a rifiutare i colloqui di pace.

Secondo gli analisti, l’attesissimo incontro tra Putin e Zelenskyy non avverrà a breve. Anche il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov non ritiene possibile un incontro del genere nell’immediato futuro, perché manca ancora un ordine del giorno comune per la pace. Probabilmente saranno necessarie nuove mediazioni americane prima di poter arrivare a questo incontro.

“Putin è pronto a incontrare Zelenskyy, quando l’agenda sarà pronta per un vertice”, ha dichiarato Lavrov al programma “Meet the Press” della NBC News andato in onda domenica. “E questa agenda non è affatto pronta”, ha affermato Lavrov. Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno dei passi avanti.

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