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Le fonti energetiche più sicure (per ambiente e morti sul lavoro)

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Stavolta facciamo i verdi e, basandoci sui dati di Our world in Data, vogliamo mostrare quelle che teoricamente sono le fonti di energia che causano il minor numero di morti.

Due secoli fa abbiamo scoperto come utilizzare l’energia dei combustibili fossili per rendere più produttivo il nostro lavoro. È stata l’innovazione che ha dato il via alla rivoluzione industriale. Da allora, la crescente disponibilità di energia a basso costo è stata parte integrante dei progressi che abbiamo visto negli ultimi secoli. Ha permesso al lavoro di diventare più produttivo e le persone nei paesi industrializzati sono molto più ricche dei loro antenati, lavorano molto meno e godono di condizioni di vita molto migliori che mai. L’accesso all’energia è quindi uno dei motori fondamentali dello sviluppo. Le Nazioni Unite affermano giustamente che “l’energia è fondamentale per quasi tutte le principali sfide e opportunità che il mondo deve affrontare oggi”.

Ma mentre l’energia da combustibili fossili ha portato molti benefici, purtroppo ha anche importanti conseguenze negative. Ci sono tre categorie principali di conseguenze negative.

Il primo è l’inquinamento atmosferico: almeno cinque milioni di persone muoiono prematuramente ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico

I combustibili fossili e la combustione della biomassa – legno, letame e carbone – sono responsabili della maggior parte di questi decessi. L’eliminazione dei combustibili fossili potrebbe ridurre di circa due terzi le morti premature dovute all’inquinamento atmosferico. Sono da tre a quattro milioni di morti all’anno.2

Il secondo sono gli incidenti. Ciò include gli incidenti che si verificano nell’estrazione e l’estrazione dei combustibili (carbone, uranio, metalli rari, petrolio e gas) e include gli incidenti che si verificano nel trasporto di materie prime e infrastrutture, nella costruzione della centrale elettrica o nel loro utilizzo .

Il terzo sono le emissioni di gas serra: i combustibili fossili sono la principale fonte di gas serra, il principale motore del cambiamento climatico. Nel 2018, l’87% delle emissioni globali di CO2 proveniva dai combustibili fossili e dall’industria.

Passiamo quindi a vedere il grafico complessivo. Ricordiamo che il termine “Brown Coal” è quello che in italiano definiamo Lignite, il carbone di qualità più bassa che ancora nuove la Germania.

Ehi ma il nucleare è la forma di energia che viene  causare pochissimi  morti, nonostante Fukushima e Chernobyl,. Se 25 persone muoiono ogni anno per il carbone, solo 0,07 muoiono per il nucleare.

Dividiamo ora i morti in base alle morti dirette, per incidenti sul lavoro, ed indiretti, per l’inquinamento ed il CO2.

I due dati vanno per pari passo, sia per sicurezza, sia per emissioni di CO2 sia per l sicurezza sul lavoro. L’unica inversione è nelle biomasse-gas…

Però c’è un problema: rinunciare alle fonti s fossili richiede anni, anzi decine di anni di investimenti. Costruire una centrale nucleare Impiega almeno 10 o 15 anni. Interrompere ora il fossile significa mandarci indietro al XVIII secolo.

 

 


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