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Le Filippine intendono esplorare le risorse del Mar Cinese Meridionale, nonostante la Cina
Le Filippine hanno dichiarato che andranno avanti con i piani per costruire alleanze di difesa con gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali nel tentativo di rendere possibile l’esplorazione del Mar Cinese Meridionale, ricco di petrolio e gas, da parte della nazione del Sud-Est asiatico.
“Penso che sia davvero urgente iniziare ora“, ha dichiarato il Segretario alla Difesa delle Filippine Gilberto Teodoro Jnr in un’intervista rilasciata mercoledì nel suo ufficio di Manila, aggiungendo che l’esplorazione petrolifera è “parte del pacchetto” della strategia del Paese per proteggere il proprio territorio.
Le dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale sono scoppiate dopo che Pechino ha rivendicato la sovranità sul mare, dove si stima vi siano 11 miliardi di barili di petrolio non sfruttati. Tuttavia, molti paesi, tra cui Filippine, Brunei, Indonesia, Malesia, Taiwan e Vietnam, si sono opposti alla Cina, mentre un tribunale internazionale del 2016 ha assunto una posizione sfavorevole a Pechino.
Le Filippine, che importano quasi tutto il loro fabbisogno di carburante, sono alla disperata ricerca di nuove fonti energetiche, dato che un importante giacimento di gas locale si sta esaurendo. Tuttavia, deve fare i conti con la Cina, che spesso dispiega navi militari nelle acque contese.
“Questo potrebbe significare che vogliono davvero il dominio e il controllo totale su tutto, dal libero passaggio alle risorse, oppure che vogliono abbracciare le Filippine per farle diventare l’unico partner di joint venture nell’esplorazione o nello sfruttamento delle risorse in quest’area”, ha dichiarato Teodoro.
Le tensioni tra le due nazioni si sono intensificate nell’ultimo anno e le Filippine hanno giurato di rifiutare qualsiasi esplorazione congiunta che non riconosca il diritto della nazione di sfruttare in esclusiva queste risorse.
Le dispute territoriali sul Mar Cinese Meridionale risalgono agli anni ’70, quando i paesi iniziarono a rivendicare diverse zone e isole nel mare, come le isole Spratly, che possiedono ricche risorse naturali e aree di pesca.
La Cina sostiene che i militari stranieri non possono condurre attività di raccolta di informazioni, compresi i voli di ricognizione, nella sua zona economica esclusiva (ZEE). Quindi se le Filippine vogliono esplorare e sfruttare economicamente queste aree lo possono fare solo accompagnando l’operazione con una forza militare adeguata e con alleati disposti a schierarsi al suo fianco.
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