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Attualità

Le caramelle di Macron

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Macron ha parlato alla nazione
Ha decretato uno “stato di emergenza sociale” della nazione
Tre misure:
1. Aumenta il reddito minimo garantito di 100 euro lorde senza pesare sui datori di lavoro
2. Le ore supplementari saranno defiscalizzate, “chiedendo” inoltre alle aziende di versare un premio a fine anno – FACOLTATIVO
3. Ed esonera le pensioni di meno di 2000 euro dal pagamento dei contributi sociali

RIFIUTA le tasse sui grossi patrimoni (DA NON CONFONDERE CON LA TASSA PATRIMONIALE ITALIANA CHE EQUIVALE ALL’IMU PRIMA CASA)

Imprenditori e multinazionali dovranno pagare le tasse in FRANCIA.

Mélenchon della France Insoumise replica: intervento non soddisfacente:
1 una parte notevole della popolazione non è interessata dalle misure espresse dal Presidente, i disoccupati, i lavoratori part time, soprattutto le donne, i pensionati, con la disindicizzazione mantenuta, i funzionari e i giovani studenti
2. le misure annunciate dal Presidente saranno pagate dai contribuenti e la base imponibile, niente dai grossi patrimoni
3. gli azionisti saranno ben tutelati, il premio eccezionale non sarà obbligatorio, quindi laddove esiste, le aziende non dovranno pagare il premio. Niente imposta sulle grandi fortune, il credito imposte competitività è mantenuto
4. nessuna richiesta di democrazia partecipata riceve risposte
5. il bilancio è disorganizzato, la discussione in prima lettura al parlamento non sarà servita a niente, bisognerà trovare 10 miliardi supplementari, il Primo ministro ha già annunciato che bisognerà tagliare nei servizi pubblici, il contrario di quello che abbiamo chiesto.
Nforcheri


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