Energia
L’azienda di stato svedese Vattenfall punta sul nucleare, ma ci sono dei problemi
Vattenfall stima che ci vorranno tra i 9 e gli 11 anni prima che l’impianto entri in funzione, qualunque sia il tipo di reattore scelto.
Lunedì l’azienda statale svedese Vattenfall ha dichiarato che sta procedendo con la pianificazione di nuovi reattori nucleari vicino al suo attuale sito di Ringhals, ma che è ancora troppo presto per dire quale tipo sceglierà.
Alla fine dello scorso anno Vattenfall ha completato uno studio preliminare sulla possibilità di costruire almeno due reattori modulari di piccole dimensioni (SMR). In alternativa, potrebbe costruire unità più grandi e simili a quelle che già gestisce, ma con tempi che si allungherebbero.
“Abbiamo concluso che vediamo buone opportunità di costruire nuova energia nucleare nella penisola di Varo, ma che è troppo presto per scegliere un tipo di reattore“, ha dichiarato in un comunicato.
Il progetto, che rappresenterebbe la prima nuova capacità nucleare in Svezia dal 1985, potrebbe produrre energia in circa un decennio.
“La nostra ambizione resta quella di avere il primo rettore in funzione nella prima metà degli anni 2030”, ha dichiarato ai giornalisti Desiree Comstedt, vicepresidente di Vattenfall per il nuovo nucleare.
Il governo svedese ha dichiarato di voler costruire l’equivalente di due nuovi reattori nucleari convenzionali entro il 2035 per soddisfare l’aumento previsto della domanda di energia pulita da parte dell’industria e dei trasporti nei prossimi anni. Ovviamente se la scelta cadesse sugli SMR questi sarebbero un multiplo dei reattori tradizionali.
Entro il 2045, il governo vuole avere l’equivalente di 10 nuovi reattori. nel frattempo, la scorsa estate, Vatterfall ha iniziato uno studio di fattibilità per la realizzazione di SMR. A fine ottobre è stata avviata la richiesta di autorizzazione per la costruzione di nuovi reattori presso la località di Ringhal, dove già si trova un impianto nucleare Vaterfall.
L’ostacolo finanziario
Non esiste ancora un’azienda che offra un prodotto SMR commerciale e scalabile, mentre un reattore in scala reale – che secondo Vattenfall rimane un’alternativa possibile – sarebbe un progetto molto più grande e complesso con maggiori rischi.
Comstedt ha dichiarato che Vattenfall sta valutando la possibilità di realizzare da tre a cinque SMR o un unico reattore a grandezza naturale presso l’impianto di Ringhals, sulla costa sud-occidentale, dove si trovano due dei sei reattori svedesi.
Il problema principale resta il finanziamento, viste anche e esperienze realtiva a diversi progetti recenti di reattori convenzionali in Occidente.
Progetti nucleari come Hinkley Point in Gran Bretagna e Olkiluoto in Finlandia hanno subito anni di ritardi e sforamenti dei costi, spaventando gli investitori del settore privato e il governo ha accettato di doversi assumere una grossa fetta di rischio e di costi.
Un consulente del governo dovrebbe raccomandare un modello di finanziamento entro agosto di quest’anno.
Comstedt ha dichiarato che Vattenfall non prenderà una decisione di investimento fino a quando non saranno stati completati tutti i necessari aspetti di progettazione, autorizzazione e finanziamento del progetto.
Vattenfall stima che ci vorranno tra i 9 e gli 11 anni prima che l’impianto entri in funzione, qualunque sia il tipo di reattore scelto.
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