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L’Austria pensa di sostituire il gas con il …petrolio. Altra “Vittoria” dell’ipocrisia verde
Il ministro dell’Energia austriaco ha dichiarato che intende ordinare all’industria e ai servizi di pubblica utilità di non utilizzare più il gas naturale, nel tentativo di accumulare più gas naturale per evitare danni per il taglio delle forniture russe, come ha riferito martedì la Reuters.
L’Austria incoraggerà l’industria e i servizi pubblici a utilizzare combustibili alternativi come il petrolio greggio, ha dichiarato il ministro austriaco dell’Energia Leonore Gewessler.
L’Austria riceve l’80% del suo gas naturale dalla Russia. Sebbene l’elettricità sia generata principalmente da energia idroelettrica, il settore industriale e i servizi pubblici utilizzano una quantità significativa di gas naturale. Il gas naturale è comunemente utilizzato per il teleriscaldamento.
“Le centrali elettriche e le aziende industriali saranno istruite ad aggiornare i loro sistemi per il doppio funzionamento nella misura in cui ciò sia tecnicamente ed economicamente fattibile. Ciò significa che gli impianti potranno funzionare sia con il gas naturale che con altre fonti energetiche – nella maggior parte dei casi si tratterà di petrolio greggio”, ha dichiarato Gewessler in una conferenza stampa.
Il governo sta lavorando a una bozza delle direttive che fornirà all’industria e alle utility, ma dovrà essere approvata dalla commissione principale della Camera bassa del Parlamento.
L’annuncio giunge mentre l’Austria deve fare i conti con un rallentamento della quantità di gas naturale destinato allo stoccaggio.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato a fine maggio che la Russia continuerà a rispettare i suoi impegni di fornitura di gas naturale all’Austria. L’austriaca OMV ha aperto un conto in rubli con Gazprombank per pagare le importazioni di gas russo, ma le forniture di gas sono diminuite a giugno del 50% dopo che Gazprom ha dichiarato che avrebbe ridotto la quantità di gas fornita.
Martedì scorso, l’Austria OMV ha dichiarato che le sue importazioni di gas dalla Russia sono tornate al 60% dei volumi contrattuali. Poco, ma abbastanza per sopravvivere.
Naturalmente il passaggio dal gas naturale al petrolio è l’ennesima “Vittoria” dell’ideologia Green di cui l’Austria è la maggiore sostenitrice, tanto da voler agire alla corte europea CONTRO l’inclusione del gas e del nucleare nella cosiddetta “Tassonomia” degli investimenti verdi. L’ennesimo caso di ipocrisia green, dove si combatte una fonte per imporne una anche peggiore.
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