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L’asse nucleare Mosca-Teheran. Le sanzioni? Un Dettaglio Trascurabile

Mentre l’Occidente rinnova le sanzioni, Mosca e Teheran rispondono con un’alleanza strategica sul nucleare. Sul tavolo la costruzione di nuove centrali e reattori di piccola taglia, a dimostrazione di come le sanzioni stiano creando un blocco energetico alternativo.

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Questa settimana Russia e Iran hanno discusso di rafforzare la loro cooperazione nel settore dell’energia nucleare, compresa la costruzione di piccoli reattori nucleari (SMR) nella Repubblica Islamica, secondo quanto riportato dai media iraniani.

Mohammad Eslami, direttore dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran (AEOI), ha discusso a Teheran della cooperazione nel settore dell’energia nucleare con Nikolai Spassky, vice amministratore delegato per le relazioni internazionali di Rosatom, la società statale russa per l’energia nucleare.

Spassky ha ricambiato la visita di Eslami a Mosca il mese scorso, durante la quale l’Iran e la Russia hanno firmato un memorandum d’intesa (MoU) sulla cooperazione nella costruzione di piccole centrali nucleari in Iran.

I due paesi sanzionati dall’Occidente hanno anche firmato un MoU sulla collaborazione al progetto della centrale nucleare Iran-Hormoz, che prevede la costruzione di quattro reattori da 1.250 megawatt.

All’inizio di quest’anno, l’Iran e la Russia hanno promesso di rafforzare la loro cooperazione energetica, mentre le aziende russe hanno firmato un accordo per lo sviluppo di giacimenti petroliferi in Iran e i due paesi discutono della creazione di un hub per il gas naturale nella Repubblica islamica.

L’Iran e la Russia hanno firmato a gennaio un cosiddetto Trattato di partenariato strategico globale, che includeva, tra i vari altri impegni, la promessa di espandere la cooperazione nel settore energetico, comprese le operazioni di fornitura e scambio di energia.

La Russia e l’Iran hanno approfondito la loro cooperazione, anche nel settore energetico, per anni, e in particolare dopo che l’invasione russa dell’Ucraina ha tagliato fuori molti dei precedenti clienti di petrolio e gas di Mosca.

Il rafforzamento della cooperazione con la Russia nel settore dell’energia nucleare arriva mentre l’Iran rimane ribelle nonostante le sanzioni dell’ONU siano tornate in vigore alla fine di settembre.

In vista del ritorno delle sanzioni dell’ONU che si aggiungono a quelle statunitensi, il ministro del Petrolio iraniano Mohsen Paknejad ha dichiarato, riferendosi alle esportazioni di petrolio dell’Iran verso la Cina: “Continueranno, non abbiamo alcun problema”.

“Negli ultimi anni abbiamo dovuto affrontare restrizioni così severe a causa delle sanzioni ingiuste e unilaterali degli Stati Uniti che, in pratica, [le sanzioni dell’ONU] non aggiungeranno molto a questa situazione”, ha detto il ministro iraniano, come riportato da Reuters.

Centrale nucleare di Busher – Iran, ma di costruzione russa

Per i Lettori

1) Cosa sono esattamente i Reattori Modulari Piccoli (SMR) e perché interessano all’Iran?

Gli SMR sono reattori nucleari di nuova generazione, con una potenza inferiore ai 300 MW, molto più piccoli rispetto alle centrali tradizionali. Il loro vantaggio principale è che possono essere costruiti in fabbrica e poi assemblati in loco, riducendo costi e tempi di costruzione. Per l’Iran, un paese con un territorio vasto e necessità energetiche decentralizzate, gli SMR rappresentano una soluzione ideale per fornire energia a regioni remote o a complessi industriali specifici, garantendo maggiore flessibilità e sicurezza energetica senza dover dipendere da una rete centralizzata vulnerabile.

2) Quali sono le reali implicazioni geopolitiche di questo accordo tra Russia e Iran?

Questo accordo va ben oltre la semplice fornitura di tecnologia. Consolida un’alleanza strategica tra due nazioni chiave, entrambe oggetto di sanzioni occidentali. Geopoliticamente, dimostra la crescente incapacità dell’Occidente di isolare i suoi avversari. Si sta formando un blocco alternativo con le proprie filiere tecnologiche, finanziarie ed energetiche. Per il Medio Oriente, significa un Iran con un partner nucleare potente e affidabile, alterando gli equilibri di potere con le potenze regionali rivali e con Israele. È un chiaro segnale che il mondo multipolare è già una realtà.

3) Le sanzioni occidentali sono quindi inutili?

Definirle “inutili” sarebbe eccessivo, ma la loro efficacia è sempre più in discussione. Le sanzioni creano indubbiamente difficoltà economiche, isolano finanziariamente e rallentano lo sviluppo tecnologico dei paesi colpiti. Tuttavia, come dimostra il caso russo-iraniano, possono anche generare effetti indesiderati, spingendo le nazioni sanzionate a fare fronte comune, a sviluppare sistemi economici alternativi (come lo scambio in valute locali) e a rafforzare la loro autosufficienza. Invece di provocare un cambio di regime o di politica, spesso finiscono per consolidare le alleanze tra gli “avversari” dell’Occidente.

 

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