Difesa
L’Arma “Segreta” Strategica italiana che tutti ignorano ed è targata Saipem
L’Italia ha SAIPEM , che produce degli incredibili droni che possono riparare e tutelare le reti energetiche e di telecomunicazioni sottomarine. Un’eccellenza sconosciuta

La distruzione del North Stream ha dimostrato senza alcun dubbio la vulnerabilità delle infrastrutture marine, non solo metanodotti o oleodotti, ma anche cavi telefonici e dati in fibra ottica che attraversano i mari e collegano il mondo in una unica rete interconnessa.
Non molto tempo fa abbiamo scritto che la Cina si vanta di poter tagliare quasi impunemente i cavi delle telecomunicazioni in profondità, tagliando le comunicazioni fra vari paesi, soprattutto Guam e Taiwan in caso di conflitto cino americano:
Eppure l’Italia è uno dei pochi paesi che potrebbe reagire a questo tipo di minaccia in modo attivo: SAIPEM, leader mondiale nella posa e nella manutenzione di pipeline sottomarine, ha pronta una vera e propria flotta di droni sottomarini, studiati per la manutenzione e le riparazioni a grande profondità che, in caso di bisogno, sarebbero la linea di difesa contro i sabotaggi.
L’eccellenza di Saipem, realizzata dopo anni di ricerca, sono gli Hydrone: droni subacquei che rappresentano l’ultima frontiera nel campo della robotica subacquea.
Sono in grado di immergersi fino a 3.000 metri di profondità senza nessun collegamento via cavo con la superficie, possono percorrere fino a 100 km di distanza dal punto di immersione, tra una ricarica di batterie e quella successiva, e possono essere utilizzati in fondo al mare in maniera stanziale, continuativamente fino a dodici mesi lavorando 12 ore e poi ricaricandosi grazie a stazioni di ricarica posizionate sul fondale marino.
La loro funzionalità è stata già ampiamente testata nel Mare del Nord dove sono riusciti ad operare per oltre sei mesi senza riemergere, lavorando in profondità nella manutenzioni degli impianti di trasporto di gas e petrolio. Può anche collaborare con altri droni della stessa famiglia, con una sorta di gioco di squadra
I Droni sono di tre tipologie diverse e tutte e tre vengono configurate in base alle necessità di ogni cliente con strumentazione accessoria e funzioni dedicate. Quindi possono essere adattati con diversa attrezzistica.
L’utilità di questi droni, veri e propri sommergibili teleguidati, unici al mondo per capacità operative va ben oltre la semplice manutenzione di impianti sottomarini.
Immaginate che i droni vengano ad essere collocati ogni 50 km e quindi possano intervenire per riparare o proteggere le reti sottomarine quando fosse registrato un attacco. Si potrebbe, per ipotesi, pensare addirittura di dotare questi droni di qualche forma di strumento offensivo/difensivo in grado di respingere e disattivare eventuali droni ostili che potrebbero attaccare le reti strategiche sottomarine.
Saipem non lo dice ma a noi pare evidente che le implicazioni militari, specialmente per la sorveglianza di condotte strategiche rivesta una importanza eccezionale, e renderà il drone di Saipem un oggetto ricercatissimo e altamente remunerato non solo da parte di imprese di ingegneria ma anche da marine militari di molti stati.
Questi droni doppio uso, che in periodo normali possono essere utilizzati come strumenti di costruzione e manutenzione delle attrezzature, sono le vere armi delle attuali guerre ibride, quelle che fanno esplodere i gasdotti e tagliano i cavi di telecomunicazione. Però pochissimi lo sanno.
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