Energia
L’Argentina si aspetta almeno 15 miliardi di investimenti per la deregolamentazione del settore energia
La liberalizzazione del settore energetico in Argentina dovrebbe portare a breve fino a 15 miliardi di investimenti e rendere il paese un esprotatore su larga scala di gas e petrolio. Una manna per un paese che ha passato grossi problemi
Gli sforzi di deregolamentazione del mercato argentino dovrebbero far aumentare gli investimenti energetici nel Paese da un minimo di 2,5 fino a 15 miliardi di dollari l’anno prossimo, ha dichiarato il Segretario all’Energia Eduardo Rodriguez Chirillo durante un evento del settore.
Il governo del Presidente argentino Javier Milei ha spinto per una nuova legislazione, il cosiddetto Regime di Incentivazione dei Grandi Investimenti – o RIGI, dalle iniziali spagnole – che offre agevolazioni fiscali e altri incentivi per i grandi investitori nel Paese sudamericano. “Queste (nuove) regole aiuteranno a sostenere gli investimenti che sono già in fase di sviluppo”, ha detto Rodriguez Chirillo all’evento, come riportato da Reuters.
Grazie al regime di investimenti RIGI, l’Argentina si aspetta un totale di 30 miliardi di dollari in investimenti energetici nel 2025 e nel 2026, ha detto il segretario all’energia.
Nei primi nove mesi dell’amministrazione Milei, il settore energetico ha registrato la più alta produzione di petrolio degli ultimi 15 anni nella prima metà del 2024 e la più alta produzione di gas naturale degli ultimi 17 anni nello stesso periodo, ha scritto Rodriguez Chirillo su X.
Il ministero dell’Energia sta ponendo le basi affinché il settore sia uno dei motori della crescita economica in Argentina, ha dichiarato il segretario.
Per incrementare la produzione di petrolio e gas, l’Argentina fa affidamento sul giacimento di scisto Vaca Muerta, che si stima contenga risorse recuperabili pari a 16 miliardi di barili di petrolio e 308 mila miliardi di piedi cubi di gas naturale. Questi numeri fanno del Vaca Muerta il secondo più grande giacimento di gas di scisto al mondo.
Le superpetroliere potrebbero iniziare ad attraccare in Argentina per caricare il petrolio proveniente dal giacimento di scisto del Paese, dopo che un oleodotto è stato predisposto per collegare Vaca Muerta con un terminale nel porto di Punta Colorada in grado di gestire le cosiddette “very large crude carriers” (VLCC).
L’Argentina si sta inoltre avvicinando all’esportazione di GNL e alla monetizzazione della sua enorme risorsa nella Vaca Muerta, dopo che l’azienda di infrastrutture marittime per il GNL Golar LNG ha firmato un accordo ventennale con Pan American Energy (PAE) per l’installazione di una nave galleggiante per il gas naturale liquefatto (FLNG) in Argentina.
Anche se queste risorse saranno una manna per l’Argentina, il problema sarà far si che ne traggano un vantaggio un po’ tutti
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