L’Arabia Saudita svilupperà il nucleare civile e militare?

Prima del 7 ottobre 2023 e dell’inzio della guerra ra Hamas ed Israele i colloqui diplomatici fra l’Arabia Saudita, Israele e gli USA vertevano anche attorno alla questione nucleare. Uno dei fattori essenziali per la normalizzazione delle relazioni diplomatiche ra i due paesi era anche la condivisione di conoscenze sull’energia atomica a partire da quella civile.

Oggi l’accordo non è proseguibile, se non con la soluzione della guerra a Gaza, ma quando questo problema verrà risolto, in un modo o nell’altro, il tema delle tecnologie nucleari tornerà al centro del discorso, e il Regno cercherà chi sarà in grado di appoggiare operativamente il suo percorso.

Mentre gli Stati Uniti pensano a come promuovere la stabilità in Medio Oriente, sia durante che dopo la guerra a Gaza, la questione del programma nucleare saudita sarà molto importante. Se Washington spera di guidare la politica israeliana con la prospettiva di una normalizzazione dei rapporti con il Regno, dovrà prendere in considerazione le richieste di Riyadh per la cooperazione nucleare civile e le richieste di difesa – uno sviluppo che potrebbe alterare drammaticamente il quadro della sicurezza regionale, in particolare se l’Arabia Saudita potrebbe volere anche un programma di armi.

Per ora, la proposta di programma nucleare saudita prevede reattori nucleari civili gestiti nell’ambito di un accordo di salvaguardia globale con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Ma Riyadh ha storicamente espresso disagio anche per queste limitazioni standard, e i programmi nucleari pacifici sono spesso il primo passo verso l’acquisizione di armi nucleari. Sebbene l’Arabia Saudita non disponga ancora di una propria infrastruttura nucleare sostanziale, sta costruendo un piccolo reattore di ricerca nucleare alla periferia di Riyadh e sta costruendo missili balistici con l’aiuto della Cina.

Per il momento, l’Arabia Saudita potrebbe limitarsi allo sviluppo nucleare civile. Ma data la minaccia incombente di una bomba iraniana, potrebbe essere tentata di passare alla nuclearizzazione militare in futuro. Anche se , per ora, le relazioni fra l’Iran e l’Arabia sono pacifiche, il Regno difficilmente si farà trovare indifeso nei confronti del grande stato sciita, che ha alimentato la guerriglia anti saudita nello Yemen.

Gli Stati Uniti devono lavorare per mitigare questo rischio. Si tratta di una linea difficile da seguire per Washington: cooperando troppo poco, potrebbe perdere il sostegno saudita alla normalizzazione con Israele e cedere influenza a rivali come la Cina; concedendo un sostegno incondizionato alle capacità di arricchimento nucleare saudite, Riyadh potrebbe cogliere l’opportunità di sviluppare un programma di armi nucleari in futuro. Washington deve quindi accettare le ambizioni nucleari pacifiche dell’Arabia Saudita, ma insistere su misure forti e regolamenti rigorosi per prevenire la proliferazione saudita e impedire una corsa agli armamenti regionale.