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L’acciaio segnala un crisi industriale in arrivo

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I prezzi dell’acciaio, sia in Cina sia negli USA, stanno segnando una riduzione piuttosto sensibile a causa, eventualmente, della distruzione della domanda in corso. L’acciaio è una lega essenziale nella produzione industriale e un calo nella sua domanda, quindi nei prezzi, è fortemente indicativo di una situazione industriale in forte contrazione.

Vediamo i prezzi in Cina:

A un anno

Il picco fortissimo dei prezzi di settembre e il picco secondario di aprile sembrano superati, mentre i prezzi si ritirano. Non siamo eccessivamente lontani dai prezzi del 2018, se il calo dovesse proseguire:

Un fenomeno simile si sta producendo sui prezzi dei future al Nimex. qui ad un anno:

Anche qui il prezzo inizia a riavvicinarsi a quelli del 2018

Anche se la differenza è ancora notevole comunque la tendenza sembra verso un riallineamento. Però c’è un grande problema: i prezzi di produzione non sono quelli del 2018, soprattutto dal punto di vista dei costi energetici. Se i prezzi dell’acciaio scendono e quasi arrivano al 2018 significa che il livello di domanda è molto più basso.

Inutile elencare gli impieghi dell’acciaio. Se i prezzi scendono è perché la crescita dei prezzi dell’acciaio ed energetici in generale sta “Distruggendo la domanda”. Cioè la stagflazione sta creando le condizione per il raggiungimento di un nuovo equilibrio ad un prezzo più elevato, ma con un livello di produzione complessiva molto più basso.

Questo calo del prezzo indica un sistema industriale che si sta incartando. Non si può ancora dire quanto profondo sia il problema, ma sicuramente c’è qualcosa che non funziona.

 


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