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Economia

La UE è il cimitero degli investimenti tecnologici

gli investimenti tecnologici negli USA e perfino nei apesi europei extra UE sono molto superiori a quelli deolla UE, il settore tecnologico non esiste nell’Unione a causa dell’iperlegiferazione

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L’Europa della UE, a furia di super legificazione, di regole assurde, di obiettivi “ambiziosi” e irrealizzabili, da culla della tecnologia è diventata il cimitero dell’innovazione, dello spirito imprenditoriale  e degli investimenti nella tecnologia del futuro.

Un interessante grafico del Financial Times  mostra quanto sia enorme la distanza fra settore tecnologico USA , quello dell’Europa della UE e quello dell’Europa extra UE, sulla base della capitalizzaizone delle imprese.

Non solo il settore High Tech è irrilevante nella UE; ma è perfino secondario rispetto a quello dei paesi europei extra UE che, alla fine, si riducono a ben poca cosa, come quotazione di borsa, cioè a società con sede nel Regno Unito e in Svizzera.

Questo secondo punto mette in evidenza proprio  la nudità dell’Imperatore: proprio l’esistenza dell’Unione è il problema, perché se le aziende  high tech preferiscono restare in Europa, ma predere sede nei pochi paesi fuori dalla UE, significa che veramente qualcosa non funziona.

Per completare il discorso finanziario ovviamente l’inesistenza di un settore tecnologico nella UE ha, come conseguenza, che la crescita di valore degli indici delle due aree viene a divergere decisamente, con gli UA che ormai sopravanzano la UE  in misura decisa e in modo continuo.

Questo secondo grafico mostra ancora meglio come, a partire dalla crisi del 2009, che ha portato a una riforma del settore finanziaio e a un peso maggiore dell’high tech, mettendo in crisi i mercati europei che di high tech non hanno, praticamente, nulla:

La cosa ridicola è che qualcuno ritiene che la soluzione sarebbe un mercato finanziario unico, come se il fatto di dover andare a Francoforte o a Bruxelles per potersi quotare migliorerebbe la capacità di crescita dei settori tecnologici e innovativi.

In realtà chi può si quota negli USA, a Londra o a Zurigo perché, semplicemente, questi paesi non pongono limiti assurdi alle attività tecnologiche. Basta pensare che la Ue ha creato una direttiva ad hoc per regolare l’intelligenza artificiale senza avere un’idea della sua evoluzione e senza conoscerla in modo adeguato. Si è legiferato su qualcosa che non c’era e che, ovviamente, è morto prima di nascere. A questo punto ci si aspetta che la Commissione e il Parlamento emettano una direttiva anche sul diritto di immigrazione degli extraterrestri (ovviamente molto lassista).

Questa situazione non è correggibile proprio perché la Commissione e il Parlamento traggono il senso della propria esistenza non dalla creazione di benessere dei cittadini, ma dall’iper legiferazione. Quindi il settore High tech europeo, nonostante le competenze, non nascerà, e chi può si trasferirà altrove, con ovvie conseguenze: basta notare il fallimento della costellazione Galileo e l’enorme distacco tecnologico fra Arianespace e SpaceX.


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