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La Turchia scopre un giacimento da 1 miliardo di barili di petrolio

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La Turkish Petroleum (TPAO) ha effettuato la più grande scoperta di petrolio greggio nell’entroterra turco, con un giacimento stimato in 1 miliardo di barili di greggio, ha dichiarato la società turca.

La scoperta è stata effettuata nella provincia sud-orientale di Sirnak, che confina con la regione semi-autonoma del Kurdistan in Iraq e in Siria.
La Turkish Petroleum ha perforato un pozzo di esplorazione e ha trovato più di 162 metri di giacimento di petrolio leggero con una gravità API di 41. Il pozzo produce già circa 1000 tonnellate di petrolio.

Il pozzo produce già circa 10.000 barili di petrolio al giorno, ha dichiarato la TPAO.

La TPAO ha in programma la perforazione di due pozzi di valutazione e l’esecuzione di test di pozzo per avere un piano di sviluppo completo del giacimento entro la fine di quest’anno. Ulteriori attività di esplorazione sono previste per la seconda metà del 2023. L’obiettivo di produzione è fissato a 100.000 bpd, pari a più del doppio della produzione petrolifera turca.

Il successo dell’esplorazione dovrebbe contribuire al raggiungimento dell’indipendenza energetica della Turchia, ha dichiarato la TPAO in un comunicato. Attualmente, la Turchia dipende principalmente dalle importazioni di petrolio per il suo consumo.

Il Paese punta anche all’indipendenza dal gas naturale, grazie alle recenti scoperte di gas nel Mar Nero e all’avvio della trasmissione di gas dal giacimento di Sakarya il mese scorso.

Ad aprile, il Ministro turco dell’Energia e delle Risorse Naturali Fatih Dönmez ha dichiarato all’emittente CNN Türk che i volumi di gas naturale che la Turchia ha trovato finora nel Mar Nero hanno un valore superiore ai 500 miliardi di dollari. Gli enormi giacimenti di gas sarebbero sufficienti a rifornire tutte le famiglie del Paese per 35 anni o a coprire il consumo totale di gas naturale turco, compreso quello dell’industria, per 15-20 anni, ha aggiunto il ministro.

I nuovi giacimenti di gas sono destinati a contribuire alla diversificazione energetica della Turchia. Finora, il Paese si è affidato principalmente alle importazioni per l’approvvigionamento energetico. L’invasione russa dell’Ucraina ha colpito duramente l’economia turca e i prezzi dell’energia, rendendo le importazioni molto più costose per Ankara.


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