La Turchia presenta la prima nave porta-droni, una novità per il Mediterraneo

Lunedì la Turchia ha presentato una nave d’assalto anfibio costruita per trasportare aerei leggeri e droni militari.  La TCG Anadolu, lunga 231 metri e larga 32 metri, può ospitare elicotteri da combattimento e droni militari, oltre a 94 veicoli, tra cui 13 carri armati. Si tratta di una nave che riprende il design della Juan Carlos spagnola, una nave di classe simile multi-funzione, ma l’uso dei droni costituisce una novità nel settore mediterraneo.

“I droni turchi Bayraktar TB3 e Kizilelma e i caccia leggeri Hurjet potranno decollare e atterrare sulla nave”, ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan, in campagna elettorale per la rielezione a maggio. Il TB3 è il drone con motore a pistoni già ampiamente utilizzato in Ucraina e in Azerbaigian, mentre il Kizilelma è un nuovo modello, attualmente allo stato di prototipo, più avanzato e dotato di motore a turbogetto. Il drone ha due punti di attacco in grado di portare un’ampia varietà di missili e di bombe, rendendolo adatto a missioni di ricognizione e di attacco.

Erdogan ha dichiarato che la nuova nave permetterà alla Turchia di “effettuare operazioni militari e umanitarie ai quattro angoli del mondo, se necessario”. Il fatto di essere nave anfibia e porta aeromobili le permette una grande flessibilità, anche se ovviamente la formula presenta delle limitazioni. Il dislocamento massimo è di 27 mila tonnellate, all’incirca come la nostra Cavour ma più piccola della Trieste, e la velocità prevista è di 21 nodi.

Negli ultimi anni la Turchia, membro della NATO, ha sviluppato in modo significativo la sua industria della difesa, e Ankara ha vantato in particolare il successo dei suoi droni da combattimento. I droni sviluppati dall’azienda Baykar – co-gestita da uno dei generi di Erdogan – sono stati utilizzati in Azerbaigian, Libia e Ucraina. Kiev li ha utilizzati nelle prime ore dell’invasione russa dello scorso anno.

L’anno scorso la Cina ha presentato il suo primo vettore militare di droni, riflettendo la crescente importanza dei velivoli senza pilota nella guerra moderna. Il futuro sarà sempre più di questo tipo di mezzi.