Energia
La profezia di Rinaldi: l’UE ha ignorato l’allarme sulla dipendenza dalle materie prime e ora paga il prezzo
La transizione dalle energie fossili all’elettrificazione sta creado una forte dipendenza della UE dalle importazioni di materie prime critiche, ma Antonio Maria Rinaldi, già nel 2023, aveva messo in evidenza questo pericolo
La transizione energetica dell’Unione Europea si sta rivelando più complessa del previsto, principalmente a causa di una grave sottovalutazione iniziale: la dipendenza da materie prime critiche. Mentre per decenni l’attenzione è stata focalizzata sulle discussioni diplomatiche riguardanti petrolio e gas, l’UE si trova ora ad affrontare una nuova e preoccupante forma di dipendenza.
Una Dipendenza Sottovalutata
L’analisi del Centro comune di ricerca (CCR) dell’UE rivela una realtà allarmante: l’Europa dipende quasi totalmente da fonti singole – principalmente la Cina – per molte materie prime essenziali alla transizione verde. Questa dipendenza non si limita alle materie prime, ma si estende lungo l’intera catena del valore. Un esempio emblematico è nel settore eolico: nonostante l’UE sia leader mondiale nella produzione di turbine, dipende completamente dalla Cina per i magneti permanenti e le terre rare necessarie alla loro costruzione. Eccovi un grafico che indica la necessità delle materie critiche da qui al 2050
Numeri che Fanno Paura
Le proiezioni sono ancora più preoccupanti, e ovviamente nessuno ha bene idea come farvi fronte.
- La domanda di terre rare aumenterà di cinque volte entro il 2030 solo per le turbine eoliche
- Il fabbisogno di litio crescerà di 12 volte entro il 2030 e di 21 volte entro il 2050
- La richiesta di grafite aumenterà di 14 volte nel 2030 e di 26 volte nel 2050
Una Risposta Tardiva e Insufficiente
Solo nel maggio 2024 l’UE ha introdotto una legge sulle materie prime critiche, stabilendo obiettivi che appaiono già inadeguati rispetto alla scala del problema:
- 10% di estrazione locale
- 40% di lavorazione all’interno dell’UE
- 25% da materiali riciclati
- Massimo 65% di importazioni da un singolo paese extra-UE
Però qusti sono solo obiettivi sulla carta. Limiti messi in modo casuale, un po’ come quelli sul debito o sul rapporto deficit/PIL. Numeri in libertà perché non basati su veri piani operativi.
La conseguenza è chiara: l’Europa diventa totalmente dipendente se va bene dagli USA, se va male dalla Cina, per una miriade di tecnologie, dalle batterie delle auto Ev ai pannelli solari. A pagare questa incaEppure qualcuno aveva previsto quello che sarebbe successo.
Antonio Maria Rinaldi lo aveva detto…
In un discorso del 18 Ottobre 2023, davanti al Parlamento Europeo di Straburgo, Antonio Maria Rinaldi aveva proprio evidenziato come la transizione energetica dai combustibili fossili all’elettrificazione avrebbe portato a una forte dipendenza dalle materie prime strategiche importate. Ascoltate le sue profetiche parole:
Ora la nostra industria e i nostri consumatori stanno pagando proprio gli errori compiuti dalla Commissione negli ultimi anni. Eppure qualcuno aveva detto che sarebbe stato un disastro, ma non fu ascotato.
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