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La Thailandia valuta la costruzione di una centrale nucleare galleggiante con un’azienda danese
Un’azienda di fornitura elettrica thailandese e la danese Seabordg si accordano per studiare la fattibilità della costruzione di una “Chiatta elettrica” fornita di reattori nucleari modulari
L’azienda elettrica thailandese Global Power Synergy Public Company Limited (GPSC) ha firmato un memorandum d’intesa con la danese Seaborg Technologies per esplorare il potenziale impiego della “chiatta elettrica” galleggiante con reattore compatto a sali fusi (CMSR), costruito dalla Seaborg, in Thailandia.
In base al Memorandum d’intesa, GPSC e Seaborg valuteranno come la chiatta elettrica CMSR potrebbe essere utilizzata in Thailandia per sostenere la transizione del Paese del Sud-Est asiatico verso una rete elettrica alimentata senza emissioni di carbonio.
Lo studio – che dovrebbe durare circa quattro anni – intende esplorare l’uso dell’elettricità generata dalla chiatta elettrica di Seaborg per immetterla direttamente nella rete ed esplorare il potenziale uso del vapore generato durante le operazioni.
La potenza massima di una chiatta elettrica nucleare della Seaborg possibile è di 800 Mw, con l’applicazione di più reattori. Si tratta di reattori nucleari a neutroni veloci raffeddati a sali di idrossido di sodio (soda caustica) che è chimicamente stabile e molto meno problematico di quelli raffreddati a sodio puro.
La Thailandia non ha impianti nucleari commerciali, ma nel 2022 gli Stati Uniti hanno dichiarato di voler aiutare il governo a costruire la capacità per l’impiego di tecnologie avanzate di reattori nucleari.
Il progetto di Seaborg prevede chiatte di potenza CMSR modulari equipaggiate con un numero di CMSR da due a otto da 100 MW, con una vita operativa di 24 anni. In un reattore CMSR, il combustibile viene miscelato con sale di fluoruro fuso, che funge anche da refrigerante. Secondo Seaborg, ciò offre notevoli vantaggi in termini di sicurezza.
Seaborg ha firmato una serie di accordi per il potenziale impiego delle sue chiatte per l’energia nucleare e recentemente ha presentato una proposta per offrire la tecnologia per un primo impianto nucleare nello Sri Lanka.
L’anno scorso Korea Hydro & Nuclear Power e il costruttore navale Samsung Heavy Industries della Corea del Sud hanno annunciato un consorzio con Seaborg per sviluppare impianti nucleari galleggianti utilizzando la tecnologia CMSR di Seaborg.
Le centrali nucleari galleggianti sono considerate un metodo potenziale per fornire energia a regioni isolate e anche per l’industria, le miniere, le forze armate e i soccorsi in caso di disastri. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, possono essere costruite in fabbrica, assemblate in un cantiere navale e trasportate in un sito, il che può contribuire ad accelerare la costruzione e a mantenere bassi i costi.
L’Agenzia ha dichiarato che Canada, Cina, Danimarca, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti stanno lavorando su progetti di piccoli reattori modulari marini, alcuni dei quali sono in fase di sviluppo avanzato.
Nel maggio 2020, la Russia ha avviato il funzionamento commerciale di quella che finora è l’unica centrale nucleare galleggiante al mondo, la Akademik Lomonosov, attraccata alla città portuale di Pevek, nel distretto autonomo di Chukotka, nell’estremo oriente della Russia.
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