La terra accelera il la propria rotazione. Un fenomeno inspiegabile e con potenziali gravi conseguenze

Secondo TimeAndDate.com, il nostro pianeta ha stabilito uno strano record per aver completato una rotazione più velocemente di quanto gli scienziati avessero mai registrato in precedenza. La Terra ha ruotato una volta intorno al suo asse mercoledì 29 giugno, in 1,59 millisecondi in meno di 24 ore.

Ricordiamo che la Terra compie diversi tipi di movimento, fra cui la rotazione, attorno al proprio asse, che dura 24 ore e che porta all’alternanza fra giorno e notte, e la rivoluzione, che avviene attorno al Sole e che dura poco più di 365 giorni.

L’accelerazione dello scorso giugno costituisce una sorta di anomalia. Fino a pochi anni fa si pensava che la rotazione della Terra stesse rallentando, come sembravano confermare le misurazioni compiute tramite orologi atomici dal 11973. Il rallentamento era imputato a diversi fattori quali l’attrazione gravitazionale solare e il progressivo allontanamento della Luna.

L’International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS) aveva persino iniziato ad aggiungere di tanto in tanto dei “secondi bisestili” per compensare il rallentamento della rotazione (l’ultima volta è successo il 31 dicembre 2016).

Questa accelerazione potrebbe anche innestarsi in una tendenza al progressivo rallentamento, oppure potrebbero esistere dei cicli di rallentamento e di accelerazione cinquantennali.

Tuttavia, negli ultimi anni gli orologi atomici hanno dimostrato che la rotazione della Terra sta ora accelerando. In effetti, potrebbe iniziare un periodo di 50 anni di giorni più corti. Nel 2020 gli scienziati hanno registrato i 28 giorni più corti dal 1960. Il 2021 sembrava aver invece confermato il progressivo rallentamento della rotazione, con il giorno più corto di quell’anno comunque più lungo rispetto a quelli dell’anno precedente. Però il 2022 ha visto una inattesa inversione  e il 29 giugno 2022 il nostro pianeta ha compiuto la rotazione più rapida di sempre, seguita rapidamente da un giorno più breve di 1,50 millisecondi il 26 luglio 2022.

Il record precedente per la rotazione più breve risaliva al 19 luglio 2020, quando la rotazione della Terra aveva richiesto 1,4602 millisecondi in meno di 24 ore.

Quale può essere la causa di questa accelerazione?  La causa della diversa velocità di rotazione della Terra è sconosciuta, ma le teorie abbondano:

• Lo scioglimento dei ghiacciai al Polo Sud, fenomeno tutto da provare, ma che avrebbe l’effetto di “Alleggerire” un perno su cui ruota la Terra;
• Movimenti del nucleo interno fuso del nostro pianeta, con effetti mareali sulla rotazione
• Attività sismica profonda, con movimenti magatici importanti nel mantello
• L'”oscillazione di Chandler”, il movimento dei poli geografici della Terra sulla sua superficie.

Perché la velocità di rotazione della Terra è importante e perché la sua variazione potrebbe portare a dei problemi anche gravi.
L’accelerazione della rotazione terrestre ha conseguenze perché gli orologi atomici, utilizzati nei satelliti GPS, non tengono conto del cambiamento di rotazione della Terra.

Se la Terra ruota più velocemente, raggiunge la stessa posizione un po’ prima. Mezzo millisecondo equivale a 26 centimetri all’equatore. In breve, i satelliti GPS – che devono già essere corretti per l’effetto della teoria della relatività generale di Einstein (la curva dello spazio e del tempo) – diventeranno rapidamente inutili perché la loro posizione non sarà più sufficientemente precisa.

Ci sono anche conseguenze potenzialmente confuse per smartphone, computer e sistemi di comunicazione, che si sincronizzano con i server del Network Time Protocol (NTP). È definito come il numero di secondi dalle 00:00:00 UTC del 1° gennaio 1970.

Per risolvere tutto questo, i cronometristi internazionali potrebbero dover aggiungere un secondo negativo, un “secondo di caduta”. Però questa aggiunta sarebbe in contrasto con le misurazioni del progressivo rallentamento. Quindi difficilmente sarà effettuata se questa variazione non fosse confermata almeno nel breve periodo.