La Svizzera non raccomanda più la vaccinazione Covid anche alle persone ad alto rischio

Le autorità svizzere hanno smesso di raccomandare la vaccinazione contro il COVID-19, anche per le persone che sono state designate ad alto rischio di COVID-19.

L’Ufficio federale della sanità pubblica svizzero afferma che “non è raccomandata la vaccinazione contro la COVID-19 per la primavera/estate del 2023”.

Le autorità hanno dichiarato che non è raccomandato il vaccino COVID-19 per le persone ad alto rischio. Il cambiamento è stato attribuito al numero di cittadini che hanno ricevuto il vaccino, che sono guariti dalla COVID-19 o che hanno ricevuto il vaccino e godono dell’immunità naturale derivante dalla protezione successiva alla guarigione.

“Quasi tutti i cittadini svizzeri sono stati vaccinati e/o hanno contratto la COVID-19 e sono guariti. Il loro sistema immunitario è stato quindi esposto al coronavirus. Nella primavera/estate del 2023, il virus probabilmente circolerà meno. Le attuali varianti del virus causano anche malattie piuttosto lievi“, hanno dichiarato i funzionari sanitari svizzeri.

I dati di sieroprevalenza della metà del 2022 hanno mostrato che più del 98% della popolazione svizzera aveva anticorpi contro il virus COVID-19, indicando che le persone avevano un’immunità dovuta a un’infezione precedente, a una vaccinazione o a entrambe.

La variante Omicron del virus COVID-19, che ha iniziato a circolare nel mondo alla fine del 2021, causa casi meno gravi rispetto al suo predecessore, Delta. Inoltre, i vaccini COVID-19 disponibili hanno dato risultati sempre peggiori contro Omicron e le sue sottovarianti, fornendo una protezione scarsa o addirittura negativa contro l’infezione e diminuendo rapidamente la protezione contro la malattia grave.

Le autorità svizzere hanno fatto cenno alla protezione di breve durata, osservando che le persone designate ad alto rischio da COVID-19 possono comunque ricevere il vaccino, nonostante la mancanza di raccomandazioni, dopo aver consultato il proprio medico.

“La vaccinazione può essere saggia in singoli casi, in quanto migliora la protezione contro lo sviluppo della COVID-19 grave per diversi mesi”, hanno dichiarato.

Le persone ad alto rischio sono quelle di età pari o superiore a 65 anni e le donne in gravidanza. Comunque l’empirica Svizzera sceglie di non fare più nessuna pressione per le vaccinazioni, lasciando che, al limite, siano i songoli medici a consigliarla.