Difesa
La Super Arma cinese è una grande cesoia sottomarina
La Cina rende pubblico di aver realizzato un sistema di taglio e sabotaggio dei cavi sottomarini per la trasmissione dati. Una mossa che può mettere in crisi le basi USA nel Pacifico in caso di guerra, e che spiega la strategia di Pechino in caso di guerra

La guerra attuale si combatte con armi ai limiti del pensabile. Ad esempio la Cina svela un potente tagliacavi sottomarino che potrebbe resettare l’ordine mondiale ccancellando le comunicazioni dati tramite cavi sottomarini.
Pechino ha ora il potere di interrompere le comunicazioni globali dopo che gli scienziati hanno rivelato un dispositivo in grado di tagliare i cavi sottomarini con facilità.
Lo strumento, in grado di tagliare le linee fino a 4.000 metri di profondità, è stato progettato specificamente per essere integrato nei sommergibili avanzati cinesi con e senza equipaggio.
Sviluppato dal China Ship Scientific Research Center e dallo State Key Laboratory of Deep-Sea Manned Vehicles, il cutter rivelato dalla Cina è destinato ai cosiddetti “cavi corazzati”, linee con guaine in acciaio, gomma e polimeri che costituiscono la stragrande maggioranza delle trasmissioni dati globali.
Si tratta di cavi progettati per proteggere le comunicazioni, considerati, fino a ieri, poco attaccabili. Ora invece non sono più sicuri, e questa è una minaccia elevatissima per le basi USA negli arcipelaghi del pacifico, coma Guam e Tinian.
La Cina ha appena rivelato un dispositivo per il taglio di cavi in acque profonde in grado di recidere le linee sottomarine di dati e di energia più blindate al mondo a 4.000 metri di profondità.
Per la prima volta, una nazione ammette di aver sviluppato una tecnologia che potrebbe paralizzare le comunicazioni globali, prendendo di mira i cavi che trasportano il 95% del traffico Internet.
Progettato per i sommergibili cinesi, questo strumento può colpire punti nevralgici come Guam, fornendo a Pechino un’arma geopolitica che potrebbe rimodellare l’ordine mondiale.
Questa informazione viene diffusa quasi in contemporanea con la notizia che i satelliti cinesi hanno effettuato una simulazione di combattimento nello spazio fra satelliti, coinvolgendone cinque. La combinazione di queste notizie rivela come Pechino punti, nel caso di conflitto, a bloccare le comunicazioni su lunga distanza, intercontinentali, sia sabotando il fondo marino sia lo spazio.
L’unico dato positivo di questa notizia è che ora chi deve prendere le decisioni e prendere le contromisure ha il tempo di sostituire le forme di comunicazione più fragili con sistemi che non siano sabotabili.
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