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La Slovacchia è pronta ad aderire all’iniziativa cino-brasiliana per far terminare il conflitto in Ucraina. E la UE?

La Slovacchia di Robert Fico appoggia l’iniziativa di pace cinese degli “Amici della Pace” che cerca una soluzione al conflitto ucraino. Una scelta che non farà piacere a Bruxelles

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La Slovacchia è pronta ad unirsi al gruppo degli “Amici della Pace” lanciato da Cina e Brasile alle Nazioni Unite per risolvere la guerra in Ucraina, ha dichiarato il primo ministro del Paese centroeuropeo durante un viaggio a Pechino.

Il primo ministro slovacco Robert Fico ha incontrato venerdì il presidente cinese Xi Jinping. Durante l’incontro, Fico ha dichiarato che “la posizione della Cina sulla crisi ucraina è equa, obiettiva e costruttiva”, secondo un comunicato del governo cinese.

La Slovacchia è disposta a unirsi al gruppo degli “Amici della pace” sulla crisi ucraina e a lavorare con la Cina per contribuire a promuovere una soluzione politica alla crisi”, ha proseguito.

Postando sulla propria pagina Facebook, Fico ha dichiarato: “Siamo molto interessati agli sforzi diplomatici della Cina dedicati a regolare il conflitto in Ucraina e abbiamo scambiato i nostri atteggiamenti su questa questione fondamentale”.

Secondo la dichiarazione del governo cinese, Xi ha affemato di “apprezzare l’atteggiamento obiettivo, razionale ed equo della Slovacchia, e ha accolto con favore la Slovacchia e altri Paesi che la pensano allo stesso modo per lavorare con la Cina e svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace e del dialogo”.

Xi ha auspicato che i nuovi commissari dell’Unione Europea, che dovrebbero insediarsi entro la fine di novembre dopo le audizioni di conferma di questo mese, “aderiscano al posizionamento del partenariato Cina-UE, adottino una politica positiva e pragmatica nei confronti della Cina, gestiscano correttamente le differenze ed evitino di politicizzare le questioni economiche e commerciali”.

Sinora l’iniziativa cinese non è stata ben vista dalla Commissione che ha assunto una posizione estremamente anti-russa, finanziando lo sforzo militare di Kiev. Recentemente è stata assicurata una nuova tranche di aiuti per ben 45 miliardi di euro al paese in guerra. La posizione della Slovacchia può proprio rompere il fronte interno della UE.

Difficilmente la UE considererà positivamente l’inziativa di pechino, che mette in secondo piano le sue capacità diplomatiche, Solo un’iniziativa degli Stati può obbligare ad un’attiva partcipazione.


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