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La Russia vende il petrolio Urals a 20 dollari oltre il Price Cap imposto dal G7

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La contrazione dell’offerta globale di greggio e l’aumento dei prezzi internazionali hanno aumentato il prezzo al quale il greggio russo viene venduto all’India a circa 20 dollari al barile rispetto al limite di prezzo del G7 di 60 dollari, secondo quanto comunicato dai trader a Reuters. 

Il greggio di punta russo, Urals, viene venduto a uno dei principali clienti di Mosca, l’India, a quasi 80 dollari al barile, o circa il 30% in più rispetto al prezzo massimo fissato dal G7 e dall’UE e questo fa si che non possano utilizzare i servizi di trasporto e assicurativi occidentali, ma, evidentemente,  trovano qualcuno in grado di fornirli.

Il prezzo è coerente con le quotazioni internazionali per questo tipo di petrolio.

I dati dei trader e i calcoli di Reuters hanno mostrato che i carichi Urals franco a bordo (FOB) da caricare dai porti occidentali della Russia sul Mar Baltico in ottobre erano quasi 80 dollari al barile per le raffinerie indiane a partire da giovedì.

La contrazione dell’offerta globale, in particolare di greggio proveniente dal Medio Oriente che ha elevati rendimenti nella produzione di gasolio, ha reso l’Urals russo più attraenti, a causa dello sconto con cui vengono scambiati i gradi russi rispetto al benchmark internazionale Brent. In India, dove il diesel è il carburante numero uno in termini di consumo, gli Urali sono molto richiesti, nonostante siano molto più costosi rispetto alla prima metà di quest’anno.

Sul mercato del resto sono presenti altri tipi di petrolio equipollenti che costano molto di più dell’Urals.

“I prezzi Urals sono di nuovo in aumento. Le alternative sono molto più costose e non facilmente disponibili”, ha detto a Reuters un trader con conoscenza del mercato petrolifero russo.
Il prezzo degli Urali ha superato il tetto massimo del G7 a luglio e da allora è rimasto in media ben al di sopra del tetto.

A questo punto è evidente il fallimento della politica delle sanzioni, che ha semplicemente portato alla nascita di mercati dei servvizi alternativi a quelli europei per i trasporti e i servizi assicurativi. Del resto un prodotto conveniente raggiunge sempre l’utente finale, in un modo o nell’altro. I nuovi intermediari saranno molto felici di aver trovato una fonte di introiti…


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