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Economia

La Russia starebbe progettando sottomarini nucleari per il trasporto del Gas Naturale Liquefatto

La Russia ha iniziato la progettazione di sottomarini nucleari per il trosporto del gas naturale liquefatto dai terminal artici. Questi mezzi sarebbero in grado di navigare sotto la calotta polare a velocita interessanti, ma porrebbero dei problemi pratici di utilizzo non indifferenti. Sarà un progetto realistico?

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La Russia ha iniziato a progettare sottomarini a propulsione nucleare per esportare gas naturale liquefatto (GNL) dall’Artico all’Asia, per cercare di dimezzare il tempo di percorrenza lungo la Northern Sea Route (NSR), ha dichiarato un alto funzionario statale.

La Russia utilizza già rompighiaccio a propulsione nucleare per aprire la strada a questo tipo di trasporto attraverso la NSR, che corre lungo le coste russe dell’Artico da Murmansk a ovest fino allo Stretto di Bering a est, una rotta che Mosca considera un’alternativa più veloce al Canale di Suez e che ha in programma di sviluppare.

Ma la Russia soffre di una carenza di navi in grado di affrontare gli spessi ghiacci artici, un ostacolo per il suo nuovo progetto Arctic LNG 2 che è stato sanzionato dagli Stati Uniti per la guerra di Mosca in Ucraina. Inoltre i rompighiaccio sono lenti rispetto a sottomarini, che si muovo in immersione sotto la calotta glaciale e non devono romperla.

L’impianto Arctic LNG 2 ha iniziato la produzione di GNL via mare lo scorso dicembre. Ma nonostante i primi carichi di gas super raffreddato siano stati spediti all’inizio di agosto, il gas non è ancora stato consegnato agli acquirenti finali.

Mikhail Kovalchuk, stretto collaboratore del presidente Vladimir Putin e direttore dell’Istituto Kurchatov, la principale struttura di ricerca nucleare della Russia, ha presentato il progetto del sottomarino in occasione di una conferenza industriale tenutasi a San Pietroburgo la scorsa settimana, secondo quanto riportato dal sito ufficiale dell’evento.

Si tratta della creazione di una classe di navi fondamentalmente nuova, in grado di diventare un’alternativa alle “tradizionali” navi gasiere, che in condizioni artiche non sono in grado di navigare tutto l’anno senza la scorta di rompighiaccio”, si legge sul sito web di Offshore Marintec Russia 2024.

Il sito cita Kovalchuk, che ha avuto un colloquio al Cremlino con Putin il 24 settembre, che ha detto alla conferenza: “La creazione di navi gasiere sottomarine a propulsione nucleare è stata discussa per molto tempo, fin dai primi anni 2000. Ora noi (l’Istituto Kurchatov) e Gazprom abbiamo iniziato a progettarne una e questo lavoro andrà avanti”.

Secondo l’agenzia di stampa RBC, l’idea è quella di ridurre il tempo necessario per navigare nella NSR da 20 a 12 giorni e i sottomarini sarebbero in grado di trasportare circa 180.000 tonnellate di GNL, in linea con una nave gasiera convenzionale di classe Arc 7.

I sottomarini previsti sarebbero lunghi 360 metri e larghi non più di 70 metri e sarebbero alimentati da reattori nucleari RITM-200, che la Russia utilizza per alimentare i suoi rompighiaccio più recenti. Per dare un’idea delle dimensioni il più grande sottomarino russo, il K-329 Belgorod, è lungo 185 metri e disloca 22000 tonnellate in immersione. Questa metaniera sarebbe grande il doppio.  Un SSBN americano classe Ohio disloca 18000 tonnellate.

SSBN Ohio

Il mezzo avrebbe anche un altro vantaggio: potrebbe transitare facilmente anche in aree del mondo movimentate, come , ad esempio, il Golfo di Aden e il Mar Rosso. Del resto l’idea di un sttomarino da trasporto non è nuova: durante la Seconda Guerra Mondiale, la germania usò a fine di trasporto i sottomarini classe X, mentre l’Italia andò oltre progettando e realizzando due esemplari della classe “R”, Romolo e il Remo, studiati specificamente per il trasporto. Ma si trattava di navi destinate  a operare in mari ostili, in una situazione di guerra.

Alcuni esperti sono però scettici sulla fattibilità del progetto di sottomarino. Alexander Nikitin, ex ufficiale della Marina russa ed esperto di nucleare presso il Bellona Environmental Transparency Center di Vilnius, ha dichiarato che la Russia non ha le capacità per costruire un sottomarino del genere.

Inoltre, sarebbero necessari ulteriori navi di servizio e banchine, nonché equipaggi con una formazione speciale.
La mia opinione è che la gente pensa: “Forse funzionerà”. Ma vista la situazione, è improbabile”, ha detto, definendo il progetto ‘un bluff’.


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