Attualità
La repressione neocoloniale di Macron a La Réunion: Esercito francese in azione contro i Gilets Jaunes
Un assaggio di quello che farà il governo elitista di Macron in Francia, se continueranno in Francia i blocchi dei Gilet Jaunes, i Gilet Gialli, lo si vede a La Rèunion, Isola dell’oceano indiano, dove il blocco sta proseguendo da 5 agionri anche con degli scontri notturni con la popolazione.
La città di Saint Denis, capitale dell’Isola è vuota, sembra una città abbandonata. L’imposizione di un’imposta ritenuta ingiusta, insieme al senso di abbandono che spesso si vive in questi avamposti lontani ha fatto scattare un’isteria ed un’angoscia di massa.
Come risponde Macron? Democraticamente, mandando l’esercito!
Ce qui se passe depuis samedi à La Réunion est grave. Nous avons mis les moyens et allons continuer à les mettre : nos militaires seront mobilisés dès demain pour rétablir l'ordre public. Nous serons intraitables car on ne peut pas accepter les scènes que nous avons vues.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) November 21, 2018
“Quello che è successo da sabato a La Reunion è grave. Noi abbiamo messo dei mezzi e continueremo a metterli: i nostri militari saranno mobilitati da domani per ristabilire l’ordine pubblico. Noi saremo intransigente perchè non possiamo accettare le scene che abbiamo visto”
Mancava a terminare il discorso la frase attribuita a Arnaud Amaury “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi“, ma probabilmente l’idea è questa. Una bella scelta di un governo che ha il sostegno di solo un quarto dei francesi. Un vero democratico europeo, sempre pronto a pacificare a suon di esercito e di botte.
Ecco quello che accade a La Reunion :
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