Attualità
LA PROCEDURA DI INFRAZIONE: PLASTICA DIMOSTRAZIONE DELL’INSENSATEZZA DELLE NORME UE
Non so se siano più risibili le regole europee, i personaggi che vengono a farci la predica, oppure gli pseudo politici e/o giornalisti italiani che ne fanno da megafono.
Secondo Moscovici bisognerebbe aumentare l’avanzo primario. Il consigliere circoscrizionale Dombrovskis afferma che ci vuole una manovra per almeno 3-4 miliardi subito per evitare la procedura di infrazione. Sull’insieme delle entrate si tratta di cifre ridicole, inferiori allo 0,5%, ma, casualmente o meno, corrispondono al valore di quanto investito il Quota 100.
Perchè alla fine è proprio questo il cuore del problema: la finalità di questa procedura d’infrazione è quella di umiliare il Governo, Salvini il primis, e quindi di far capire agli italiani che non contano nulla, che la democrazia è una sorta di finzione che può decidere, al massimo, dei diritti estetici, secondari e fondamentalmente inutili, mentre “”Gli adulti discutono”, per parafrasare un’espressione di Varoufakis, gli stessi a cui hanno puntato i leader dei governi tecnici e del PD dal 2011 al 2018. Come sottolineava De Gaulle lui decideva se fare la Metro a Parigi, i parigini al massimo decidevano il colore dei vagoni.
Le richieste e le minacce della Commissione, che saranno sicuramente confermate dall’Ecofin a Luglio sono economicamente assurde in quanto:
a) il debito è superiore ai limiti dal 1992 ed ha cessato di decrescere dall’euro;
b) una multa sul debito fa aumentare il debito, come punire un marciatore lento mettendogli dei sassi nelle scarpe per farlo andare più veloce;
c) storicamente un maggior surplus primario è collegato ad un maggior debito come si può vedere in questa tabella che mette in correlazione surplus primario, debito e crescita
Lo studio storico dei dati indica come vi sia una correlazione positiva fra surplus primario e debito (cioè più surplus primario genera più debito, perchè il surplus primario senza crescita viene ad essere generato deprimendo l’economia). La ricetta Europea ci manda in depressione e fa esplodere il debito PIL, come è avvenuto durante il governo Monti e Letta, quando l’obbedienza alle regole europee portò all’esplosione del debito dal 115 al 131% del PIL.
La ricetta della Commissione, e dei suoi servetti italiani, vuole:
a) più tasse , con l’aumento IVA;
b) magari pure la patrimoniale;
c) niente quota 100;
d) niente reddito di cittadinanza;
e) il prospettiva il default del debito.
Questa è la ricetta europea, quella che cercano, e cercheranno, di imporre con le sanzioni all’Italia. Voi cosa volete?
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