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La polizia perquisisce la filiale di Monaco di Baviera di Unicredit sul sospetto di una frode per centinaia di milioni

Una frode internazionale fra Slovacchia e Italia per 200 milioni di euro ha portato alla pequisizione della filiale monacense di Unicredit

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Secondo quanto riferito da Bloomberg, gli inquirenti hanno condotto perquisizioni presso la filiale di Monaco di Baviera di UniCredit, la principale banca italiana, nell’ambito di un’indagine su possibili reati fiscali per un importo di 200 milioni di euro. La banca, interpellata inizialmente, non ha rilasciato commenti immediati.

La Procura europea (EPPO) ha avviato le indagini per una presunta frode fiscale  legata all’IVA che coinvolge una società e i suoi conti bancari. L’inchiesta riguarda un amministratore delegato che, dal 2016 al 2022, avrebbe ricevuto bonifici per oltre 200 milioni di euro provenienti da 127 società diverse in Italia e Slovacchia.

Secondo la Procura europea, i fondi sarebbero stati versati da dipendenti bancari, sollevando dubbi sulla corretta applicazione delle procedure di due diligence antiriciclaggio, se non addirittura di una vera e propria collusione fra banca e imprenditori. Gli investigatori stanno esaminando se la banca abbia adeguatamente valutato e segnalato le transazioni sospette.

Questa vicenda si inserisce in un momento delicato per UniCredit, che negli ultimi mesi è stata al centro di voci di possibili acquisizioni, tra cui quella relativa a Commerzbank, in Germania e di Banco BPM in Italia

. L’indagine potrebbe avere ripercussioni significative sulla reputazione dell’istituto bancario, ma questto sembra non essere particolarmente importante, almeno sino al punto in cui il CEO Orcel godrà della fiducia degli azionisti.


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