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La Norvegia sta valutando di introdurre l’energia nucleare

La Norvegia nomina una commissione per valutare il ritorno all’energia nucleare

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Centrale nucleare rumena

Il governo norvegese ha nominato venerdì una commissione incaricata di valutare se il Paese debba sviluppare l’energia nucleare come fonte di elettricità.

Kristin Halvorsen, ex ministro delle Finanze e attualmente direttore del Centro per la Ricerca Internazionale sul Clima e l’Ambiente di Oslo, guiderà il comitato, che dovrà consegnare il suo rapporto con i risultati entro il 1° aprile 2026.

La Norvegia ha abbandonato l’idea del nucleare come fonte di energia negli anni ’70, ma ora sta rivedendo quella decisione.

La questione dell’energia nucleare nel Paese è tornata all’ordine del giorno per la Norvegia, a causa della necessità di un’energia stabile e priva di emissioni, che possa aiutare a soddisfare la crescente domanda di elettricità, e dei piani di aziende private di avviare la produzione di energia nucleare in collaborazione con alcuni comuni norvegesi, ha dichiarato il Ministro dell’Energia norvegese Terje Aasland in un comunicato.

Il comitato appena creato dovrà fornire un’ampia revisione e valutazione di tutti gli aspetti di un potenziale sviluppo dell’energia nucleare in Norvegia, ha osservato il Governo.

Attualmente, l’energia idroelettrica rappresenta circa l’88% della capacità di produzione di energia elettrica della Norvegia, mentre i parchi eolici rappresentano un altro 11%. Però si tratta di energie che dipendono da fattori atmosferici e che quindi possono non essere disponibili con continuità. Problemi energetici hanno recentemente perfino colpito l’importante settore del gas naturale del paese.

La Norvegia si unisce a molti altri Paesi occidentali che hanno raddoppiato l’energia nucleare dopo l’invasione russa dell’Ucraina e la crisi energetica. Dopo l’inizio della guerra e una serie di sanzioni occidentali che hanno sconvolto il mercato dell’energia, l’energia nucleare ha riguadagnato molto sostegno in Europa come aspetto critico per raggiungere il livello zero netto entro il 2050. Molti Paesi dell’Occidente, con la notevole eccezione della Germania, hanno riconosciuto che la generazione di energia nucleare li aiuterebbe a raggiungere gli obiettivi di emissioni nette a zero.

La vicina Norvegia, la Svezia, ad esempio, prevede di costruire due nuovi reattori nucleari entro il 2035, in un’ottica di sicurezza energetica a basse emissioni di carbonio, con 10 nuovi reattori previsti entro il 2045.

Il Paese prevede un’impennata della domanda di energia da parte dei suoi settori industriali e dei trasporti, sotto forma di un raddoppio della domanda entro il 2045, e il Ministro dell’Energia Ebba Busch ha definito la mossa “decisiva per la transizione verde, per i posti di lavoro svedesi e, soprattutto, per il benessere dei nostri cittadini”.


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