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Energia

La necessità di fornire l’Ucraina sta causando il caos energetico nell’Europa Sud Orientale, ma questo non interessa a Bruxelles

La UE sta fornendo elettricità all’Ucraina, la cui rete è stata danneggiata dagli attacchi russi, ma questo squilibra la rete dell’Europa del Sud Es, dalla Grecia alla Bulgaria. mandando i rpezzi dell’energia alle stelle. La Grecia protesta, ma il sistema europeo è caotico e nessuno sembra in grado di fare nulla

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Il primo ministro greco ha avvertito che un aumento significativo delle esportazioni di elettricità dell’UE verso l’Ucraina, in seguito agli attacchi russi sulla sua rete, ha causato un’impennata dei prezzi nell’Europa sudorientale.

In una lettera al Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, citata dal Financial Times, Kyriakos Mitsotakis ha dichiarato che il mese scorso il prezzo dell’elettricità ha raggiunto i 130 euro per MWh, in aumento rispetto ai 60 euro per MWh. Uno dei motivi dell’impennata è il fatto che le esportazioni di elettricità dell’UE verso l’Ucraina sono aumentate di quasi sei volte quest’anno.

Prima della guerra, l’Ucraina era un esportatore netto di elettricità. “Abbiamo l’impressione che ci sia una mini-crisi energetica di cui nessuno parla“, ha scritto Mitsotakis, aggiungendo un appello per una migliore supervisione del mercato europeo dell’elettricità da parte della Commissione, dal momento che attualmente è “una scatola nera incomprensibile – anche per gli esperti“.

Tra gli altri fattori che hanno contribuito all’aumento dei prezzi dell’energia elettrica nell’Europa sudorientale vi sono le scarse precipitazioni, che hanno svuotato le dighe, il caldo estivo e le interruzioni della produzione di energia, scrive il FT nel suo resoconto della lettera del premier greco.

“C’è una distorsione fondamentale nel mercato energetico dell’Europa sud-orientale”, ha scritto Mitsotakis. “Qualcosa non funziona bene. Non mi aspetto soluzioni immediate, ma almeno che qualcuno se ne occupi”.

Mitsotakis non è il solo a chiedere alla Commissione di fare qualcosa per contenere i prezzi dell’elettricità. All’inizio di questa settimana, l’ex presidente della BCE Mario Draghi, incaricato dalla Commissione di redigere un rapporto sull’economia del blocco, ha avvertito che gli alti prezzi dell’elettricità stanno incidendo sulla competitività delle imprese europee. Nel suo rapporto, Draghi ha suggerito che il prezzo dell’elettricità eolica e solare sia disaccoppiato dal prezzo del gas, per sfruttare l’energia più economica. “I prezzi dell’energia sono inoltre diventati più volatili, aumentando il prezzo delle coperture e aggiungendo incertezza alle decisioni di investimento”, ha affermato Draghi nel suo rapporto.

Nello stesso tempo però nessuno fa nulla a livello europeo. Se prima la respoinsabilità era nazionale e ogni apese era in grado di far fronte alle proprie necessità, il sogno europeo si è convertito in una pericolosa anarchia che rischia di rendere l’attività economica nella UE insostenibile. 


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