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“La narrativa sul cambiamento climatico riflette la corruzione della scienza”. Parola di Premio Nobel per la Fisica

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John Francis Clauser è un fisico teorico e sperimentale americano noto per i suoi contributi ai fondamenti della meccanica quantistica, in particolare alla disuguaglianza di Clauser-Horne-Shimony-Holt.

Clauser è stato insignito del Premio Nobel per la Fisica 2022, insieme ad Alain Aspect e Anton Zeilinger “per gli esperimenti con i fotoni entangled, per aver stabilito la violazione delle disuguaglianze di Bell e per essere stato il pioniere della scienza dell’informazione quantistica” e fu il primo a dimostrare la non ambigua forma del fotone come particella. Oltre a laureato con il Premio Nobel Clauser ha anche vinto il premio Wolf per la Fisica e proviene da una famiglia di scienziati, con lo zio che era Premio Nobel per la Chimica. Uno scienziato a tutto tondo e affermato membro dell’accademia.

Ora però John F. Clauser si è unito all'”Alleanza Ribelle” degli scienziati della CO2 Coalition, l’unione degli accademici che ha una visione  non mainstream sul cambiamento climatico e che difende la scienza vera, quella dei dati e degli studi, contro l’ideologia. Il premio Nobel ha affermato:

“A mio parere, non esiste una vera crisi climatica. C’è, tuttavia, un problema molto reale nel fornire uno standard di vita dignitoso alla numerosa popolazione mondiale e una crisi energetica associata. Quest’ultimo viene inutilmente esacerbato da quella che, a mio avviso, è una scienza del clima errata”.

La narrativa popolare sul cambiamento climatico riflette una pericolosa corruzione della scienza che minaccia l’economia mondiale e il benessere di miliardi di persone. La fuorviante scienza del clima si è trasformata in una massiccia pseudoscienza giornalistica scioccante. A sua volta, la pseudoscienza è diventata un capro espiatorio per un’ampia varietà di altri mali non correlati.

È stato promosso ed esteso da agenti di marketing aziendale, politici, giornalisti, agenzie governative e ambientalisti altrettanto fuorvianti. A mio parere, non esiste una vera crisi climatica. C’è, tuttavia, un problema molto reale nel fornire uno standard di vita dignitoso alla numerosa popolazione mondiale e una crisi energetica associata. Quest’ultimo viene inutilmente esacerbato da quella che, a mio avviso, è una scienza del clima errata“.

Quindi per uno scienziato vero, affermato, un Premio Nobel per la Fisica, contesta le baggianate che sentite in TV e che leggete sui giornali, i divieti di accendere il barbeque, i ragazzetti ignoranti che danneggiano i monumenti per “Gobattere il gambiamento”. Però ò’ignoranza è tanta, troppa, e un Premio Nobel non basta.


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