Energia
La Namibia vuole diventare il quinto maggior produttore di petrolio d’Africa
Dopo alcune recenti scoperte offshore, come i giacimenti Venus e Graff , la Namibia può superare i 700 mila barili di produzione al giorno superando l’Egitto come potenza petrolifera
La Namibia ha l’ambizione di diventare uno dei maggiori produttori di petrolio in Africa entro il 2035, con una produzione media di mezzo milione di barili al giorno, scalzando l’Egitto dalla top five, ha dichiarato un funzionario governativo.
“Con quattro unità galleggianti di stoccaggio e scarico entro il 2035, potremmo produrre più di mezzo milione di barili al giorno di petrolio equivalente”, ha dichiarato Ebson Uanguta, amministratore delegato ad interim della National Petroleum Corporation of Namibia, in occasione di un evento del settore, come riportato dalla cinese Xinhua.
Di recente sono state fatte diverse scoperte significative di petrolio e gas nelle acque della Namibia, con supermajor che hanno attinto a risorse offshore stimate in 11 miliardi di barili di petrolio, con la prima produzione prevista per il 2030.
Shell e TotalEnergies sono i principali investitori nel futuro petrolifero della Namibia, insieme a Qatar Energy e a un trivellatore australiano quotato nel Regno Unito, Global Petroleum. Anche Chevron, la portoghese Galp e Rhino Resources sono alla ricerca di petrolio nel bacino di Orange del Paese.
Secondo alcuni rapporti precedenti, la capacità di produzione di petrolio e gas del Paese ammonterebbe a 700.000 bpd nel 2030, anno in cui dovrebbe iniziare la produzione commerciale.
Due scoperte in particolare potrebbero trasformare il Paese non solo in un nuovo produttore di petrolio, ma in uno dei principali, poiché si stima che contengano miliardi di barili di petrolio e gas. Una di queste è la scoperta Graff della Shell, che potrebbe contenere fino a 1,7 miliardi di barili di petrolio e gas in tre pozzi, secondo le stime di Barclays.
L’altra grande scoperta è Venus di TotalEnergies, che è ancora più grande di Graff, con riserve stimate fino a 3 miliardi di barili di petrolio equivalente.
La portoghese Galp, invece, all’inizio dell’anno ha trovato idrocarburi nella scoperta di Mopane, che secondo la società potrebbe contenere 10 miliardi di barili di petrolio equivalente o più. Se dimostrate, queste scoperte supererebbero quelle di Shell e TotalEnergies e renderebbero la Namibia una destinazione ancora più interessante per lo sviluppo petrolifero.
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