Economia
La Namibia vuole costruire una centrale nucleare per sfruttare il il proprio Uranio
Il neopresidente della Namibia ha annunciato il desiderio di iniziare a studiare la prima centrale nucleare per il paese, oltre a voler lavorare in loco le importanti risorse minerarie del Paese

La Namibia, uno dei principali roduttori di uranio, avvierà nel 2025 i colloqui per lo sviluppo della sua prima centrale nucleare, con l’obiettivo di sfruttare le sue ricchezze minerarie e garantire l’indipendenza energetica, ha annunciato giovedì il presidente Netumbo Nandi-Ndaitwah.
Nel suo primo discorso sullo stato della nazione da quando è entrata in carica il mese scorso, Nandi-Ndaitwah ha affermato che le vaste riserve di uranio del Paese offrono un’opportunità strategica per alimentare il suo futuro e trasformare la sua economia.
“Sebbene non sia in grado di dirvi quando avremo una centrale nucleare in Namibia, posso assicurarvi che le discussioni inizieranno sicuramente durante l’anno finanziario 2025”, ha dichiarato al Parlamento, come riportato dall’AFP.
Secondo la World Nuclear Association, le miniere di uranio della Namibia potrebbero fornire fino al 10% della domanda globale di combustibile utilizzato nella produzione di energia nucleare.
Dalle importazioni all’indipendenza energetica
La Namibia esplora da tempo il potenziale dell’energia nucleare come parte del proprio mix energetico, soprattutto perché il Paese rimane fortemente dipendente dalle importazioni di elettricità dal Sudafrica. La decisione di avviare i colloqui sull’energia nucleare segna una svolta verso una maggiore sovranità energetica.
La presidente ha anche rivelato che la supervisione del settore petrolifero e del gas sarà ora di competenza diretta del suo ufficio, citando il potenziale strategico delle recenti scoperte. “Il settore petrolifero e del gas ha il potenziale per trasformare la nostra economia nei prossimi cinque anni”, ha affermato.
Sono inoltre in corso piani per la costruzione della prima raffineria di petrolio della Namibia, un passo fondamentale per ottenere un maggiore valore dagli investimenti a monte e sostenere l’approvvigionamento energetico interno.
Trasformazione economica e potenziale minerario
L’annuncio arriva in un momento in cui la Namibia deve affrontare crescenti pressioni economiche. La disoccupazione rimane vicina al 37%, mentre la crescita economica dovrebbe rallentare al 3,8% nel 2024 dal 4,2% del 2023.
Nandi-Ndaitwah ha riconosciuto che, sebbene l’estrazione mineraria contribuisca per il 12% al PIL e per oltre la metà delle entrate in valuta estera del Paese, non ha ancora raggiunto il suo pieno potenziale.
I minerali strategici sotto i riflettori mondiali
Oltre all’uranio, la Namibia è ricca di litio, cobalto, grafite, manganese e terre rare, tutti elementi fondamentali per la transizione globale verso l’energia pulita.
“Non dobbiamo solo esportare minerali, ma anche lavorarli qui da noi. Dobbiamo posizionarci lungo l’intera catena del valore”, ha affermato il presidente, segnalando una maggiore attenzione alla valorizzazione locale e all’industrializzazione.
Con l’intensificarsi dell’interesse globale per le catene di approvvigionamento di minerali critici e gli investimenti nell’energia pulita, la nuova direzione della Namibia in materia di energia nucleare e strategia energetica segna un momento decisivo nel suo programma di sviluppo.
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