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LA MOBILITA’ SOSTENIBILE TEDESCA? 240 ESPERTI, 133 INCONTRI PER AVERE 4 CHIACCHIERE DA BAR

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In Germania finalmente si sono conclusi i lavori della “Piattaforma nazionale per il futuro della mobilità” creata dal ministro dei trasporti Scheuer nel 2018 per immaginare il futuro dei trasporti senza combustibili fossili tedesco da realizzarsi entro il 2030. I risultati, come riporta il quotidiano Welt, sono stati  “Quattro chiacchiere da bar” ed hanno lasciato a bocca aperta, negativamente, gli esperti del settore, il tutto dopo aver assunto 240 esperti ed aver fatto 133 incontri.

Secondo il rapporto  novembre sono stati immatricolati circa 299.000 autoveicoli in Germania, di questi solo 4651 sono puramente elettrici. Secondo i dati dell’associazione energetica BDEW, ci sono attualmente solo 23.840 punti di ricarica accessibili al pubblico nella Repubblica Federale, idi cui solo il 15% dei quali sono gli ambiti caricatori rapidi Praticamente nulla perchè la previsione sarebbe di arrivare a 270 mila veicoli elettrici immatricolati al mese nel 2030. Come? Il rapporto è pieno di frasi ovvie, banali, da scuola media, come  “C’è ancora molto da fare” o che  ridurre le emissioni del traffico stradale è un “Prerequisito essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici generali”, una ovvietà lapalissiana.

Nel rapporto non si affrontano le grandi inefficienze che un sistema di trasporto completamente elettrificato viene a porre ai trasporti tedeschi.Allo stesso modo non si affronta il problema del fatto che la transizione elettrica costerà 70 mila posti di lavoro al sistema industriale tedesco. Su questo punto i membri della “Piattaforma” si sono limitati ad affermare che a fine 2020 si riuniranno per decidere un “Pacchetto di attrezzi” per affrontare il problema. Infatti il panel alle fine si è concentrato su misure di basso livello, semplici, francamente banali, senza nessun tentativo di analizzare vie alternative o un vero e proprio studio dell’impatto di simili decisioni. Ad esempio per l’esperto del settore Dudenhöffer, perchè il mercato veramente spinga all’acquisto di auto elettriche: “Avremo bisogno di un prezzo di CO 2 di 50 euro per tonnellata dal prossimo anno ”  e, di conseguenza, i prezzi della benzina aumenterebbero di 16 centesimi e del gasolio di 18 centesimi. Questo ovviamente terrorizza gli automobilisti e si rivela come un enorme boomerang politico, ma la “Piattaforma” non ha saputo, o voluto, rispondere al problema. Allo stesso modo non è stato fatto nulla per standardizzare i sistemi di ricarica nelle città, lasciando che il sistema crescesse in modo disordinato ed incoerente.

Tutta la piattaforma verde tedesca si rivela sempre più come un insieme di parole al vento , con una ricaduta programmatica pratica minima. Prima o poi però la realtà busserà alla porta. Che farà allora la signora Merkel?

 


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