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Economia

la Lagarde afferma che bisogna arrendersi agli USA e comprare gas e armi da loro.

Christine Lagarde, presidente della BCE; consiglia di importare di più dagli USA, soprattutto GNL e Armi, per disarmare i dazi di Trump. Sarà un buon consiglio?

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I leader europei dovrebbero adoperarsi per evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti sotto Donald Trump, acquistando più armi americane e gas naturale liquefatto (GNL), ha dichiarato la presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Christine Lagarde.

In un’intervista al Financial Times, Lagarde ha invitato i leader dell’Unione Europea “a non fare ritorsioni, ma a negoziare”, avvertendo che una “guerra commerciale ad oltranza” non è “nell’interesse di nessuno” e porterebbe a “una riduzione globale del PIL”.

Trump ha giurato di imporre tariffe del 10% sulle importazioni di beni da tutti i Paesi negli Stati Uniti e di imporre tariffe del 60% su tutte le importazioni dalla Cina, facendo temere che il surplus commerciale dell’UE con l’America possa essere azzerato.

In occasione di un comizio elettorale in vista delle elezioni americane, Trump ha suggerito che l’UE dovrà “pagare un prezzo elevato” per non aver acquistato abbastanza prodotti americani. “Non prendono le nostre auto. Non prendono i nostri prodotti agricoli. Vendono milioni e milioni di auto negli Stati Uniti”, ha detto Trump.

Lagarde ha affermato che l’UE dovrebbe affrontare le minacce di Trump con una “strategia del libretto degli assegni”, offrendo l’acquisto di beni, tra cui il GNL e gli armamenti statunitensi. Questo è uno scenario migliore rispetto a una strategia di pura ritorsione, che può portare a un processo di “tit-for-tat” in cui nessuno è veramente vincitore”, ha detto.

I funzionari dell’UE stanno attualmente esplorando piani per aumentare gli acquisti europei di beni statunitensi, tra cui GNL, attrezzature per la difesa e prodotti agricoli, anche utilizzando potenzialmente il denaro dei contribuenti dell’UE.

Il capo della BCE ha inoltre invitato i responsabili politici dell’UE a monitorare il potenziale di uno “scenario di riorientamento” attraverso il quale le tariffe statunitensi sulle esportazioni cinesi vedrebbero le merci provenienti dalla Cina reindirizzate verso l’Europa.

Un consiglio fuori dalle sue funzioni

Il consiglio della Lagarde, presidente della BCE, è prima di tutto fuori luogo: non spetta al presidente della banca centrale dare consigli ai governi su come gestire una politica commerciale. Vi immaginate il governtore della BoJ che dà consigli di politica commerciare a Ishida, O Powell che dice a Trump “No, guarda, i dazi verso il Canada sono eccessivi?”. No, perché questo non fa parte del loro ruolo.

Invece la BCE si può permettere, dall’alto del fatto di essere notiminata e non eletta, di dare le linee guida politiche commerciali ai paesi.  Incredibile.

Nello stesso tempo i consigli della Lagarde avrebbero una ricaduta economica negativa: gli scambi di GNL permettono anche di avere buoni rapporti con una pluralità di paesi.  Inoltre, dal punto di vista economico e strategico, sarebbe molto più interessante sviluppare la propria industria militare, non appoggiarsi solo a quella USA.

Chissà se la Lagarde ci avrà pensato.


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