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La guerra dei ricchi contro i poveri

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Ricchi e poveri_Moneta_Positiva

Mi hanno chiesto di partecipare a Trento, ad una tavola rotonda dal titolo molto interessante “Una lotta di classe combattuta dai ricchi
contro i ceti medi e proletari. L’economia al servizio dell’oligarchia globalista”.

Il titolo è addirittura riduttivo del problema, perché pochi si rendono conto che da anni siamo inconsapevoli protagonisti di una guerra dei ricchi contro di noi, al solo fine di esercitare un potere di controllo che produca un arricchimento esponenziale di pochi rispetto a tutto il resto dell’umanità.

Purtroppo la guerra la stanno vincendo loro, ma abbiamo una speranza molto concreta di vincerla noi, perché il loro potere ha i piedi di argilla, essendo basato fondamentalmente su carta straccia finanziaria.

Ma dobbiamo assolutamente diventare consapevoli ed unirci contro il nemico comune.

LORO non molleranno FACILMENTE,
ma NOI non molleremo MAI.

Nel video sopra trovate l’intervento integrale, sotto di seguito quello scritto.

Intervento di Fabio Conditi, Presidente di Moneta Positiva, alla 1° Festa Nazionale di Visione TV a Trento il 17 settembre 2023.

Sono Fabio Conditi, sono il Presidente in Moneta Positiva. Vi devo dare una notizia bruttissima ed una notizia bellissima La notizia brutta è che la guerra di classe i ricchi la stanno vincendo. La notizia bella è che abbiamo una speranza di vincerla anche noi, però dobbiamo cambiare paradigma. Noi siamo come questo bambino, felice di cominciare a produrre il proprio PIL, il Prodotto Interno Lordo. Il problema è che lui non sa, ignaro, che noi gli abbiamo consegnato una vita dove dovrà ripagare un debito pubblico e un debito privato che non ha creato lui, ma dovrà pagarlo per tutta la vita. Allora il problema qual è. Questo enorme debito deriva dal fatto che quando noi produciamo PIL, tutte le nazioni del mondo attualmente producono in un anno 100.000 miliardi di dollari di PIL. In realtà contemporaneamente abbiamo generato un debito che è tre volte tanto, 300.000 miliardi di dollari. Questo debito è detenuto dai mercati finanziari. La popolazione ricca che lavora sui mercati finanziari è meno dell’uno per cento la popolazione mondiale che in questo modo sottrae risorse, perché se io prendo gli interessi su 300.000 miliardi di dollari senza fare niente, con denaro che ho creato dal nulla, ovviamente mi arricchisco. La realtà è che la distribuzione della ricchezza sta diventando sempre più diseguale, l’1% della popolazione mondiale possiede il 50% della ricchezza del mondo, mentre il 50% della popolazione più povera possiede l’1%. Siamo arrivati all’assurdo che la metà della popolazione più povera, 3 miliardi 800 milioni di persone, hanno la stessa ricchezza di 81 multimiliardari … Vi sembra che possiamo andare avanti così? La guerra l’hanno vinta loro, signori.

Questa è la piantina del mondo, ci dicono che il debito significa essere poveri. Non è vero. Questa è la piantina dei paesi più indebitati del mondo, sono tutti ricchi, sono quelli rossi, quindi tra il denaro il debito c’è un rapporto stretto: quanta più ricchezza c’è, quanto più debito c’è. E adesso cercheremo di spiegarvi perché. Il denaro, chi lo crea oggi? Questa domanda non se la fa nessuno. Il denaro viene creato dallo Stato attraverso le monete metalliche, che è una moneta senza debito, l’unica moneta senza debito che usiamo, ma crea solo lo 0,3% di tutta la moneta che usiamo. Poi la BCE crea il 6,7% di banconote, ma non le da a noi, le presta al settore bancario, il quale le utilizza come sottostante per creare tutta la moneta elettronica che noi stiamo usando. Ma c’è un problema signori, tutta la moneta che usiamo è creata con i prestiti, cioè ce la prestano ma gliela dobbiamo restituire con gli interessi. Stiamo parlando del 99,7% di tutta la moneta che usiamo. Qual è la conseguenza di un sistema in cui tutta la moneta è generata con i prestiti? È come se avessi un corpo dove il sangue, invece di essere prodotto dal corpo stesso, viene prestato da una banca esterna e glielo deve restituire con gli interessi … che fine fa quel corpo? Questa è la fine che stiamo facendo noi. [Applauso]

Questo è il sistema economico, noi abbiamo un settore pubblico e un settore privato, che hanno bisogno di moneta per scambiare beni e servizi. Però, siccome tutta la moneta ci viene prestata dal settore bancario o dai mercati finanziari, ma gliela dobbiamo restituire con gli interessi, signori il debito è una condizione ineluttabile della nostra società, il debito è matematicamente inestinguibile, perché se in un sistema economico, io sono l’unico che crea la moneta, gli presto cento e pretendo che mi restituisca 105, i cinque non esistono e quindi posso solo avere una crescita esponenziale del debito pubblico o del debito privato o entrambi, come sta accadendo in questo momento. L’unica soluzione, come vi dicevo prima, è cambiare paradigma. La moneta non può essere creata da privati, che ce la prestano ma gliela dobbiamo restituire con gli interessi, la moneta la dobbiamo creare noi, cioè ci deve essere uno Stato che, in nome per conto dei cittadini, crea la moneta, la spende nell’economia, non la presta l’economia, la spende questa moneta, a quel punto circola liberamente e sarà ritirata dallo Stato stesso attraverso le tasse. Voi sapete che ogni volta che noi facciamo uno scambio, lo Stato se ne prende una parte. Ma se vogliamo che la società si arricchisca, la moneta creata deve essere maggiore di quella ritirata con le tasse, perché sennò ci impoveriamo come sta accadendo oggi in questo momento. Vi dicevo la bella notizia è che tutti pensiamo che non lo possiamo più fare, invece non è così. Se andiamo a guardare la nostra Costituzione, articolo 1, la sovranità appartiene al popolo, quindi non appartiene né al governo, né alle istituzioni, appartiene a noi. Poi c’è un articolo 117, che tra l’altro è stato cambiato con legge costituzionale nel 2001, quando già avevamo firmati i Trattati Europei e l’Euro, che dice espressamente che la competenza esclusiva in materia di moneta e tasse è dello Stato. Quindi, siccome la sovranità fiscale è strettamente collegata con quella monetaria, siccome lo stato ha ancora quella fiscale e ha ancora quella monetaria, può sempre creare strumenti e spenderli nell’economia, che poi li ritira attraverso le tasse. Questo è il meccanismo che è ancora possibile. Dobbiamo però risolvere un problema, che è un problema di volontà politica. Intanto bisogna che chiariamo che, non siamo solo noi che lo diciamo, perché se andate sul sito della banca d’Italia, nella pagina dedicata al signoraggio, la Banca d’Italia scrive: “il signoraggio viene percepito oggi in prima battuta dalla Banca Centrale Europea, la quale tuttavia lo riversa poi agli stati, titolari ultimi della sovranità monetaria”. Ma allora, se abbiamo la sovranità monetaria, perché cazzo prendiamo i soldi in prestito?

Vi dico solo velocemente quali strumenti lo Stato può fare domani mattina. L’unico strumento che lo Stato non può creare, sono le banconote, perché per l’articolo 128 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, la competenza esclusiva è della Banca Centrale Europea. Ma lo Stato può creare monete metalliche come sta facendo adesso, e vi dò una notizia, lo può fare anche con monete da 5, da 10, da 20 e da 50 euro metalliche, lo fa la Germania da tanti anni, l’Austria, la Finlandia, è giusto che lo facciamo anche noi. Poi lo Stato può ancora fare biglietti di stato, perché i biglietti di stato sono la versione cartacea delle monete metalliche, poi lo Stato può fare moneta elettronica bancaria, se avesse delle banche pubbliche come la Germania, che ha più del 50% del settore bancario che è pubblico, poi lo Stato può fare i crediti fiscali del superbonus, che è stata l’unica moneta fiscale mai creata da uno stato in tutta la storia dell’umanità, quindi noi siamo stati i primi come quando abbiamo inventato le banche nel 1300. In questi anni abbiamo inventato la moneta fiscale, che tra l’altro il governo surrettiziamente ha bloccato, ma in realtà siamo riusciti a farla inserire nelle norme dei Trattati. Quindi nei Trattati Europei ormai si dice che la moneta fiscale è possibile. In ultimo i conti di risparmio, ma che non c’ho tempo di descrivervi. “Dire che uno Stato non ha i soldi per costruire un ospedale, è come dire che un ingegnere non ha i chilometri per costruire le strade”. Siamo a livello di pazzia assoluta. [Applauso]

La guerra è tra l’1% della popolazione più ricca e il 99% della popolazione più povera. La stanno vincendo loro, signori, per due motivi fondamentali. Il primo perché creano il denaro e con il debito gestiscono e controllano la politica, l’informazione e l’università, qualunque settore dell’economia e della società. L’altra brutta notizia è che purtroppo noi siamo divisi su tutto, ci dividiamo in ideologie e idee, in qualsiasi cosa, in Italia siamo capaci di creare un gruppo piccolo e di dividerlo o spaccarlo in mille pezzi, perché purtroppo il genere umano è così. Ma ci manca anche la consapevolezza di che cos’è la moneta e del perché la stanno gestendo loro, mentre invece dovremmo gestirla noi. La bella notizia è che, se il 99% si unisce e diventa consapevole, non ce n’è per nessuno, quindi la guerra la possiamo ancora vincere noi. Chiudo con una frase che noi diciamo sempre: “Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini, come siamo noi, consapevoli e risoluti possa cambiare il mondo, perché in realtà sono stati sempre e solo loro a cambiarlo”. Grazie.


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